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Chiara Barbucci, 28-02-2017 15:25


Migrare a Raid1 una installazione Proxmox

L'installatore di Proxmox rende più facile installare la piattaforma su una macchina recente (fornendo tutti i moduli ed i firmware per gli hardware più recenti) rispetto all'installazione di una Debian seguita dalla successiva installazione della piattaforma, ma ha una flessibilità estremamente ridotta, ed in particolare non è assolutamente in grado di eseguire un'installazione su RAID software.

Quella che segue è la descrizione di come fare a convertire un'installazione ordinaria in un'installazione su RAID1. Si assume che i due dischi che vogliamo mettere in RAID siano /dev/sda e /dev/sdb e che l'installazione ordinaria dal CD di installazione di Proxmox sia stata eseguita (come di default) su /dev/sda.

Per la stesura di queste note sono stati utilizzati due articoli come riferimento. Il primo però prevede un'inutile copia dei dati da un volume logico ad un altro di LVM, con varie inutili (e potenzialmente pericolose) modifiche a /etc/fstab, alla modalità di identificare i filesystem (da fare per dispositivo e non per UUID) e delle configurazioni di GRUB. Il secondo usa il metodo di migrazione del volume logico indicato anche qui, ma mantiene le inutili modifiche all'identificazione dei filesystem in /etc/fstab e non chiarisce le modifiche da fare a GRUB.

La procedura qui descritta prevede un unico riavvio finale, il solo cambiamento dell'UUID della partizione /boot con quello del disco RAID in /etc/fstab e nessun cambiamento (a parte una reinstallazione) della configurazione di GRUB rispetto ai default di installazione.

Preparazione

Anzitutto occorre eseguire alcuni passi di preparazione:

  • Aggiornare tutto all'ultima versione:
      apt-get update
      apt-get upgrade
  • installare il necessario al RAID software:
      apt-get install mdadm

Le due azioni seguenti possono non servire.
In genere non sono necessarie se non si è marcato il disco /dev/sdb come RAID in precedenza (ad esempio usando da subito le istruzioni che vedremo nel passo successivo). In quel caso infatti viene attivato un RAID fittizio completamente sballato su /dev/sdb che deve essere rimosso.
In tal caso occorre eseguire le seguenti operazioni:

  • fermare il RAID fake sul secondo disco:
      /etc/init.d/mdadm-raid stop
  • eliminare il RAID fittizio creato dall'installazione di mdadm
      mdadm --zero-superblock /dev/sdb

Si noti che se questa operazione non viene fatta e non si ferma il RAID e si ripartiziona il secondo disco con le istruzioni seguenti, udev alla partenza del RAID farà scomparire i device delle partizioni, e se non si cancella il superblocco RAID su /dev/sdb verrà fatto ripartire il RAID fittizio al riavvio successivo, per cui sarà necessario o riavviare di nuovo o ripetere il ripartizionamento a RAID fermo.

Predisporre il RAID software sul disco libero

Il secondo passo dell'installazione è predisporre il RAID software sul secondo disco, che si presuppone non sia stato neanche partizionato. Si tenga presente che è importante eseguire questo passo '''dopo''' aver installato il pacchetto mdadm per non incorrere nei problemi indicati al punto precedente.

  • ripartizionare opportunamente il secondo disco:
      sfdisk -d /dev/sda | sfdisk --force /dev/sdb 
      sfdisk --change-id /dev/sdb 1 fd
      sfdisk --change-id /dev/sdb 2 fd
  • azzerare i dati del RAID sulle partizioni
      mdadm --zero-superblock /dev/sdb1
      mdadm --zero-superblock /dev/sdb2

Questo passo è precauzionale, se il disco è, come ci si aspetta, intonso, i comandi daranno l'errore, innocuo:

mdadm: Unrecognised md component device

  • creare i RAID 1:
      mdadm --create /dev/md0 -l 1 -n 2 missing /dev/sdb1
      mdadm --create /dev/md1 -l 1 -n 2 missing /dev/sdb2

in entrambi i casi confermare l'uso dei metadati 1.2 rispondendo "y" al comando.

  • impostare correttamente il contenuto di /etc/mdadm/mdadm.conf con:
      mdadm --detail --scan >> /etc/mdadm/mdadm.conf  

se /dev/sdb è stato inserito per sbaglio come RAID fittizio (come accennato in precedenza) prima di eseguire questo comando andranno tolte le righe ARRAY create sbagliate all'installazione del pacchetto mdadm, e poi aggiungere quelle buone col comando precedente.

Spostare /boot sul RAID

Il passo successivo è spostare /boot dal primo disco al RAID appena creato su /dev/md0, per questo occorre eseguire le seguenti operazioni:

  • creare il filesytem per boot e copiarci tutto il necessario:
      mkfs.ext3 /dev/md0
      mount /dev/md0 /mnt
      cp -ax /boot/* /mnt/
      umount /mnt/
  • montare la nuova versione di /boot su /dev/md0 al posto della vecchia, con i comandi:
      umount /boot/
      mount /dev/md0 /boot/
  • modificare /etc/fstab per l'uso della nuova /boot, verificare con blkid l'UUID del filesystem e metterlo dentro /etc/fstab, per quest'ultima operazione si possono usare i comandi:
      NEWUUID=$(blkid  /dev/md0| cut -d'"' -f2)
      sed -i -re "s/(^UUID=)([0-9abcdef-]+)/\1$NEWUUID/"  /etc/fstab

ma si consiglia di fare la sostituzione del valore dell'UUID a mano.

Alla fine di queste operazioni il sistema avrà /boot sul disco RAID e sarà predisposto per usarlo anche al riavvio.

Migrazione dei dati del sistema (la radice)

Per evitare modifiche, rimontaggi e riavvi a causa del cambio del disco della radice, basta usare la funzionalità di migrazione dei dati di LVM da un dispositivo fisico ad un altro. Per questo occorre compiere le seguenti operazioni:

  • inizializzare ed aggiungere /dev/md1 al volume group usato da Proxmox
      pvcreate /dev/md1
      vgextend pve /dev/md1 
  • spostare i dati di LVM dal primo disco al RAID:
      pvmove /dev/sda2 /dev/md1 

questo passo avrà una durata di vari minuti, dipendente da dimensione e velocità dei dischi.

  • rimuovere il disco @/dev/sda2 @dal volume group ed eliminare i dati di LVM
      vgreduce pve /dev/sda2
      pvremove /dev/sda2

Riconfigurazione di GRUB e dell'avvio

Una volta spostata la radice e /boot sul RAID occorre dire a GRUB di usare i dati nei nuovi dispositivi (in particolare quelli del bootloader stesso), il modo più pulito è eseguire una reinstallazione dello stesso con la nuova situazione. Si deve poi aver cura, per precauzione, di rigenerare i ramdisk di avvio con la nuova situazione in cui è attivo il RAID. Le operazioni da eseguire sono:

  • reinstallare grub su entrambi i dischi.
    Per questo è sufficiente, una volta che si sia rimontato /dev/md0 su /boot, eseguire il comando:
      dpkg-reconfigure grub-pc 

e nella finestra di ''debconf'' scegliere di installare GRUB su /dev/sda e /dev/sdb.
Si verifichi su /boot/grub/grub.cfg che nelle menuentry che fanno riferimento al kernel sia indicata come radice /dev/md0 (cioè ci sia qualcosa del tipo set root='(md/0)') e che venga fatto riferimento all'UUID del filesystem di /dev/md0 (si verifichi con blkid).

  • aggiornare il kernel o altro se necessario, e rigenerare i ramdisk di avvio con i comandi:
      apt-get dist-upgrade
      update-initramfs -u -k all

Completare il RAID1

A questo punto si possono inserire le partizioni di /dev/sda nel RAID1 e convertirle al relativo formato, le ultime operazioni da eseguire sono pertanto le seguenti:

  • impostare il tipo corretto di partizione:
      sfdisk --change-id /dev/sda 1 fd
      sfdisk --change-id /dev/sda 2 fd
  • inserire i dischi nel RAID1:
      mdadm --add /dev/md0 /dev/sda1
      mdadm --add /dev/md1 /dev/sda2

Attendere la sincronizzazione del RAID, verificarla con:

  watch cat /proc/mdstat 

A questo punto si potrà eseguire il reboot e verificare che tutto sia a posto.

Aggiornato da Chiara Barbucci quasi 8 anni fa · 5 revisions