Proxmox Virtual Environment è una distribuzione basata su Debian che fornisce una serie di pacchetti fra cui una interfaccia web integrata per la gestione di macchine virtuali con OpenVZ e KVM. Il vantaggio della distribuzione e della relativa interfaccia è che questa è comunque pacchettizzata su Debian Stable, ed i pacchetti possono essere installati direttamente su questa senza dover installare la distribuzione intera.
Installazione¶
Le presenti istruzioni suppongono che si parta avendo già installato una Debian Lenny, e ricalcano, con le dovute precisazioni, le istruzioni pubblicate sul wiki di Proxmox. Il primo passo è inserire il repository dei pacchetti di Proxmox in /etc/apt/sources.list
, con la riga:
# Proxmox deb http://download.proxmox.com/debian lenny pvetest
Per l'installazione dell'interfaccia, una volta aggiornata la lista dei pacchetti, sarà sufficiente installare il pacchetto pve-manager
, questo però riporta un problema di dipendenze da Postfix non risolto, per cui prima di procedere all'installazione occorrerà anche installare quest'ultimo manualmente. In genere poi sarà opportuno configurare Postfix per la sola consegna locale della posta, abilitando comunque una spedizione verso l'esterno. In sostanza si eseguano i comandi:
apt-get install --purge postfix apt-get install pve-manager
e poi si commentino in /etc/postfix/main.cf
le righe:
#default_transport = error #relay_transport = error
Oltre l'interfaccia ci serve inoltre il kernel e tutti pacchetti di infrastruttura, in sostanza:
aptitude install proxmox-ve-2.6.32 ntp ssh lvm2
questo darà errore perché il pacchetto pve-firmware
che è nelle dipendenze vuole sovrascrivere alcuni dei file di linux-firmware
. Per questo una volta fallito il comando occorrerà eseguire manualmente:
dpkg --force-overwrite -i /var/cache/apt/archives/pve-firmware_1.0-10_all.deb
e ripetere la precedente istruzione (si potrebbe anche rimuovere preventivamente linux-firmware
, cosa più pulita, ma così facendo si potrebbero perdere alcuni firmware necessari al proprio hardware).
A questo punto sarà necessario modificare /boot/grub/menu.lst
per assicurarsi di avviare il nuovo kernel (vmlinuz-2.6.32-4-pve
) appena installato. Si verifichi il contenuto del file e si imposti di conseguenza il valore della direttiva default
.
Configurazione¶
Il passo successivo per l'uso della piattaforma è una opportuna configurazione delle interfacce di rete. La cosa richiede l'accesso all'interfaccia web e la configurazione delle stesse per abilitare l'interfaccia bridge su wmbr0
, inserendo nella stessa l'interfaccia ethernet (ad esempio eth0
) che si intende utilizzare. Se si hanno più interfacce di rete per l'uso con le macchine virtuali andranno configurati altrettanti bridge.
Inoltre per poter usufruire delle funzionalità più avanzate del sistema di dump delle macchine virtuali con OpenVZ è opportuno montare /var/lib/vz
su un volume logico di LVM.
Cluster¶
Per creare un cluster occorre usare la riga di comando, il primo passo è andare sul nodo principale e impostarlo come master, questo si fa con il comando pveca
, da invocare sulla macchina stessa con:
pveca -c
poi bisogna aggiungere i nodi successivi, questo si fa sempre con pveca
sui nodi, eseguendo:
pveca -a -h 192.168.1.73
che eseuguirà un collegamento SSH per la creazione del nodo (chiedendo la password del master). Una volta eseguito si esca dalla interfaccia web del nodo e ci si riconnetta per poter controllare lo stato (deve essere rigenerato il cookie).
Aggiornato da Simone Piccardi quasi 14 anni fa · 6 revisions