Installare e configurare Drupal a livello di intero server¶
Benché sia disponibile anche nei pacchetti per Debian ed Ubuntu, la versione distribuita dal progetto stesso (a partire da http://www.drupal.org) è normalmente molto più aggiornata (al momento della scrittura di queste note su Sid la versione disponibile era la 4.5.8 contro la 4.7.4 ufficiale). Per questo, nonostante manutenzione ed aggiornamento diventino più difficili, tratteremo l'installazione a partire dai sorgenti.
Il problema generale della configurazione di Drupal è che il programma è pensato per essere installato nella home di un utente via FTP e non come parte delle applicazioni web presenti su un server. Questo comporta che la procedura illustrata nella distribuzione ufficiale presenta una serie di problemi sia di efficienza che di sicurezza.
Nel nostro caso vedremo come fare una installazione a livello di applicazione web installata su un server e non nella home di un utente. Il primo passo è quello di scaricare i sorgenti di Drupal e scompattarli nella directory di destinazione; abbiamo scelto di mantenere tutto sotto la directory /usr/share/local/drupal
. I comandi da eseguire sono i seguenti:
cd wget http://ftp.osuosl.org/pub/drupal/files/projects/drupal-4.7.x.tar.gz cd /usr/share/local/drupal tar -xvzf ~/drupal-4.7.x.tar.gz mv drupal-4.7.x drupal
Occorre poi creare il database, nel caso specifico si è installato MySQL, (per l'impostazione iniziale del quale si veda MySQLInitConf) e creato un database dedicato chiamato sitodrupal; poi si sono dati i privilegi di gestione per detto database ad un apposito utente con:
mysqladmin -u root -p create sitodrupal mysql -u root -p ... mysql> GRANT SELECT, INSERT, UPDATE, DELETE, CREATE, DROP, INDEX, ALTER, CREATE TEMPORARY TABLES, LOCK TABLES ON sitodrupal.* TO 'utentedrupal'@'localhost' IDENTIFIED BY 'passwordsegreta';
fatto questo si sono create le tabelle con l'apposito script fornito da Drupal:
cd /usr/share/local/drupal mysql -u utentedrupal -p sitodrupal < database/database.4.1.mysql
è modificato il file sites/default/settings.php
impostando il valore:
$db_url = 'mysql://utentedrupal:passwordsegreta@localhost/sitodrupal';
Per la sicurezza dell'installazione è anzitutto opportuno impostare dei permessi adeguati sui file, questo significa assegnare a root tutti i file in modo che non siano modificabili da Apache, lo si fa con qualcosa del tipo:
chown -R root.root /usr/share/local/drupal
Questo però non consente a Drupal di eseguire l'upload di file (ad esempio immagini) sul server. Drupal infatti mantiene i suddetti file in una sotto-directory files
di quella in cui si è installato il programma; se questa non esiste, viene dal programma creata al primo upload.
Il problema è che avendo installato il tutto sotto /usr
e senza permesso di scrittura per Apache questo meccanismo non funzionerà. Per mantenre un minimo di coerenza con il FHS, sarà necessario crare un'altra directory sotto /var
e dargli adeguati permessi (in modo che Apache possa scriverci), per poi usare un link simbolico; lo si è fatto con i comandi:
mkdir /var/www/drupal/files chmod 755 /var/www/drupal/files chown www-data www-data /var/www/drupal/files cd /usr/share/local/drupal ln -s /var/www/drupal/files files
Occorre infine configurare Apache perché sia in grado di visualizzare il sito; anzitutto occorre installare ed abilitare mod_php5
, per questo si è fatto:
apt-get install php5-mysql php5-gd libapache2-mod-php5 a2enmod php5
inoltre occorrerà anche attivare SSL per consentire l'uso sicuro dell'interfaccia di amministrazione e creare un opportuno virtual host per le connessioni sulla porta 443 (tralasciamo questo passaggio, non essendo legato all'installazione di Drupal).
Infine, dato che nel nostro caso si è deciso di rendere visibile il sito sotto una URL del tipo di http://www.miosito.it/drupal
, si è modificato il file di configurazione del sito (nel caso si tratta di /etc/apache2/sites-available/default
) inserendovi la direttiva:
Alias /drupal /usr/local/share/drupal/
Un altro aspetto riguardante la configurazione di Apache è quello della riscrittura delle URL in modo da renderle più gradevoli (e facili da ricordare). Questo viene abilitato in Drupal dal menu administer -> setting, nella sezione delle impostazioni generali. Perché funzioni però è necessario abilitare delle rewrite rules, che l'installazione di default mantiene nel file .htaccess
, posto nella directory principale (/usr/local/share/drupal/)
.
Dato che l'uso di questo file comporta un maggior carico di lavoro per il server (che lo rilegge ad ogni accesso) si è preferito inserire la suddetta configurazione dentro la configurazione di Apache, inserendo nel solito file di configurazione la seguente sezione:
<Directory "/usr/local/share/drupal"> # Protect files and directories from prying eyes. <FilesMatch "(\.(engine|inc|install|module|sh|.*sql|theme|tpl(\.php)?|xtmpl)|code-style\.pl|Entries.*|Repository|Root)$"> Order deny,allow Deny from all </FilesMatch> # Set some options. Options -Indexes Options +FollowSymLinks # Override PHP settings. More in sites/default/settings.php # but the following cannot be changed at runtime. # PHP 5, Apache 1 and 2 <IfModule mod_php5.c> php_value magic_quotes_gpc 0 php_value register_globals 0 php_value session.auto_start 0 </IfModule> # Reduce the time dynamically generated pages are cache-able. <IfModule mod_expires.c> ExpiresByType text/html A1 </IfModule> # Various rewrite rules. <IfModule mod_rewrite.c> RewriteEngine on # Modify the RewriteBase if you are using Drupal in a subdirectory and # the rewrite rules are not working properly. RewriteBase /drupal # Rewrite current-style URLs of the form 'index.php?q=x'. RewriteCond %{REQUEST_FILENAME} !-f RewriteCond %{REQUEST_FILENAME} !-d RewriteRule ^(.*)$ index.php?q=$1 [L,QSA] </IfModule> </Directory>
Si tenga presente che avendo spostato tutto sotto una URL /drupal
, è necessaria anche la direttiva RewriteBase /drupal
(qualora si sia fatta una scelta diversa si modifichino di conseguenza questa direttiva e la precedente Alias
). Inoltre perché le regole di riscrittura funzionino occorre anche abilitare il rispettivo modulo di Apache con:
a2enmod rewrite
Una volta cambiata la configurazione e riavviato Apache si abbia cura di rimuovere .htaccess
.
Configurazione di sicurezza¶
Una volta eseguita la configurazione di base è opportuno proteggere adeguatamente gli accessi; per questo motivo si abbia cura di redirigere sotto SSL la pagina assegnata al login degli utenti. Questo si potrà fare con qualcosa del tipo:
<VirtualHost *:80> Include "/etc/apache2/sites-available/config-common" Redirect /drupal/login https://www.miosito.it/drupal/login </VirtualHost>
(posto che si siano messe tutte le precedenti configurazione comuni nel file config-common
).
Un secondo aspetto della sicurezza è quello di diminuire la durata delle sessioni (il default è 2000000 di secondi), questo lo si fa andando a modificare le impostazioni nel file sites/default/settings.php
, ed in particolare:
ini_set('arg_separator.output', '&'); ini_set('magic_quotes_runtime', 0); ini_set('magic_quotes_sybase', 0); ini_set('session.cache_expire', 86400); ini_set('session.cache_limiter', 'none'); ini_set('session.cookie_lifetime', 86400); ini_set('session.gc_maxlifetime', 86400); ini_set('session.save_handler', 'user'); ini_set('session.use_only_cookies', 1); ini_set('session.use_trans_sid', 0); ini_set('url_rewriter.tags', _);
Come aggiornare Drupal¶
Una volta eseguita l'installazione iniziale, fintanto che ci si mantiene nella stessa serie di sviluppo, sarà sufficiente scaricare la nuova versione del programma e riscompattare i file; si dovrà ripetere la correzione dei permessi e la creazione del link simbolico alla directory files
. Si abbia sempre cura di spostare la precedente installazione in modo da mantenerne le configurazioni:
cd /usr/share/local/ mv drupal drupal_old tar -xvzf ~/drupal-4.7.new.tar.gz mv drupal-4.7.new drupal cp drupal_old/sites/default/settings.php drupal/sites/default/settings.php cd drupal ln -s /var/www/drupal/files files rm .htaccess
Inoltre se si sono installati dei moduli aggiuntivi si abbia cura di verificare se esistono aggiornamenti anche per questi, e di reinstallarli nella nuova versione:
cd /usr/share/local/ cp -a drupal_old/modules/moduloaggiuntivo drupal/modules/
La cosa si complica notevolmente qualora invece si debba passare ad una diversa major release, in particolare il passaggio dalla versione 4.7 alla 5.1 è reso molto complicato dalle variazioni effettuate alla struttura del database, che richiedono un passaggio per gradi, con la necessità di eseguire prima l'upgrade alla versione 5.0 e da questa alla 5.1.
La procedura suggerita in questo caso è installare la nuova versione su un sito di test, utilizzando un backup della versione corrente. Il primo passo allora è duplicare i file della precedente installazione con:
cp -a drupal drupal_new cp -a /var/www/drupal/files /var/www/drupal/files_new rm drupal_new/files ln -s /var/www/drupal/files_new drupal_new/files
Poi occorre replicare i dati del database, per questo prima si deve fare un backup dello stesso, ed usare quest'ultimo per creare un nuovo database per il sito di prova, questo si fa con:
mysqldump -u utentedrupal -p sitodrupal > db_sito.sql mysqadmin -u root -p create nuovosito
dopo di che si devono assegnare i permessi anche sul sito replicato, in maniera analoga a quanto fatto in sede di installazione, con
use nuovosito; GRANT ALL PRIVILEGES ON nuovosito.* TO utente@localhost IDENTIFIED BY 'password';
qualora si debba resettare la password di amministrazione (quella dell'utente con uid 1 dentro Drupal) si potranno invece utilizzare i seguenti comandi:
use nuovosito; update users set pass=md5('NEWPASS') where uid = 1;
ed infine si potranno reinserire i dati con:
mysql -u utente -p nuovosito < db_sito.sql
Fintanto che si è installato un solo sito dovrebbe essere sufficiente modificare i parametri in sites/default/settings.php
per riflettere la nuova URL del sito e la diversa stringa di connessione al database, per riottenere tutto, qualora si siano inseriti siti con la tecnica di tante directory separate sotto sites le cose possono complicarsi un bel po', perché queste vanno rinominate per riflettere la posizione del nuovo sito e se ci sono dei temi dentro, dato che alcuni pathname sono nel database, si possono avere comunque disfunzioni, per cui alla fine oltre a rinominare può essere il caso di lasciare dei link simbolici con il vecchio nome.
Per eseguire l'upgrade occorre mettere collegarsi come amministratore, impostare un tema di default e disabilitare tutti i moduli, dopo di che, se non si sono apportate modifiche significative, e se il passaggio è minore (cioè ad una versione successiva nella stessa serie di sviluppo) è sufficiente scompattare i sorgenti della nuova versione sul sito corrente, e poi ripristinare le configurazioni, in sostanza qualcosa del tipo:
cd /usr/local/share mv drupal_new/sites/default sitedefault mv drupal_new drupal-4.7.6 tar -xvzf /root/software/drupal-4.7.6.tar.gz mv drupal-4.7.6 drupal_new rm -fR drupal_new/sites/default mv sitedefault drupal_new/sites/default
(eventualmente si ripristinino i permessi come illustrato in precedenza) tutto questo andrà fatto restando collegati come amministratore, in modo da poter eseguire senza problemi lo script update.php
(accessibile dall'interfaccia di configurazione dei moduli o all'indirizzo standard http://www.miosito.it/drupal/update.php
. In caso questo non fosse accessibile occorrerà seguire le istruzioni riportate nella pagina di errore (in sostanza modificare lo script per permetterne l'esecuzione da chiunque).
Una volta eseguito l'aggiornamento, se non ci sono stati errori (o se questi non sono significativi) si possono riabilitare i moduli, avendo cura di aggiornare anche questi, qualora vi fossero nuove versioni, e di rieseguire ogni volta che si riabilita un modulo.
Se il passaggio è dal 4.7 al 5.1, vista l'entità dei cambiamenti, il procedimento si complica, conviene di nuovo fare una copia del sito originale (che si suppone sia aggiornato all'ultima versione del 4.7) come illustrato in precedenza, e poi però una volta che su detta copia si siano disabilitati i moduli e impostato un tema di default, si deve passare direttamente ai sorgenti della nuova versione di drupal con qualcosa del tipo:
tar -xvzf /root/software/drupal-5.0.tar.gz rm -fR drupal-5.0/sites/default cp -a drupal_new/sites/default drupal-5.0/sites/ rm -fR drupal_new mv drupal-5.0 drupal_new
(si abbia cura di copiare, oltre a sites/default
, ogni altra eventuale personalizzazione).
A questo punto si potrà eseguire l'aggiornamento alla versione 5.0 usando lo script update.php
, se non si hanno errori si dovrà ripetere lo stesso procedimento per passare al 5.1, con:
tar -xvzf /root/software/drupal-5.1.tar.gz rm -fR drupal-5.1/sites/default cp -a drupal_new/sites/default drupal-5.1/sites/ rm -fR drupal_new mv drupal-5.1 drupal_new
Una volta arrivati al 5.1 si potranno reinstallare gli eventuali moduli aggiuntivi (da scaricare sul sito di Drupal, prendendo la versione per il 5.1. Si tenga presente che alcuni di essi sono stati modificati pesantemente, la regola generale è che tutte le volte che si inserisce un nuovo modulo e lo si abilita deve essere eseguito lo script update.php
. In certi casi però questo non è sufficiente, e si deve aver cura di controllare le istruzioni riportate nel README
allegato al modulo.
Un esempio di modulo incompatibile è ldap_integration
, che richiede un procedimento molto più complesso. Il modulo infatti è stato riscritto da zero in maniera indipendente, per questo motivo oltre a disabilitare e disinstallare il precedente modulo prima della migrazione, occorre anche intervenire sul database prima di riabilitarlo, eliminando ogni riferimento ad esso presente (a causa della precedente installazione), è cioè richiesto che, una volta collegatisi al database, si eseguano i seguenti comandi:
use nuovosito; DELETE FROM system WHERE name = 'ldapauth'; DELETE FROM system WHERE name = 'ldapgroups'; DELETE FROM system WHERE name = 'ldapdata';
A questo punto si potrà installare il nuovo modulo, eseguire lo script update.php
, e riconfigurare il modulo dall'interfaccia di gestione interna di Drupal.
Aggiornato da Simone Piccardi circa 14 anni fa · 33 revisions