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Simone Piccardi, 23-06-2011 15:35


Creare tunnel permanenti con autossh

Ci sono molte occasioni un cui creare occorre creare delle connessioni verso macchine e servizi che sono protette da firewall che è opportuno cifrare e proteggere adeguatamente, ma per le quali la creazione di una VPN diventa un onere eccessivo.

Per questo la capacità di port forwarding di SSH è molto utile per creare un tunnel cifrato da una macchina ad un'altra, consentendo anche di condividere accessi locali (come ad esempio ad un MySQL che ascolta solo localmente) in maniera sicura, con il solo problema che in caso di problemi la connessione SSH (ed il relativo tunnel) potrebbero cadere.

Per ovviare a questa eventualità e consentire di creare tunnel permanenti ci viene in aiuto autossh un semplice programma che consente di eseguire una istanza di ssh mantenendola sotto controllo, e riavviando la stessa qualora la connessione dovesse cadere.

Il comando prende una opzione principale, -M che consente di indicare una porta di monitoraggio della connessione (per verificare cioè che l'istanza di ssh sia attiva e funzionante utilizza la la porta indicata e la successiva per mandare dei messaggi che gli devono tornare indietro).

Con la versione 2 del protocollo ssh supporta un controllo interno della connessione, che è più affidabile, pertanto si suggerisce di usare le opportune opzioni di controllo (che vedremo più avanti) ed indicare sempre un valore nullo (cioè -M 0) che disabilita questo monitoraggio.

L'uso di autossh consente di creare un numero arbitrario di tunnel in maniera molto sicura, se infatti non è necessario mettersi in ascolto su porte riservate, si può far eseguire il programma per conto di un utente non privilegiato, che nel nostro caso sarà appunto autossh. Si provvederà allora a creare detto utente su entrambi i capi del tunnel con:

useradd -m -s /bin/false autossh

e si noti come per l'utente si sia disabilitata la shell e non si sia impostata la password, cosa che renderà impossibile usare l'utente per un accesso al sistema (che non ci serve essendo esso utilizzato solo allo scopo di creare il tunnel).

La scelta di non impostare la password richiede l'uso della autenticazione a chiavi, cosa che è comunque il caso di usare sempre e se possibile in maniera esclusiva. Per questo sul capo della connessione che deve creare il tunnel si dovrà creare una chiave per l'utente, che, se si vuole che il tunnel possa partire automaticamente all'avvio, dovrà essere senza password; pertanto si dovranno eseguire i seguenti comandi:

root@hain:~# su -s /bin/bash autossh
autossh@mail:/root$ ssh-kegen
Generating public/private rsa key pair.
Enter file in which to save the key (/home/autossh/.ssh/id_rsa): 
Enter passphrase (empty for no passphrase): 
Enter same passphrase again: 
Your identification has been saved in /home/autossh/.ssh/id_rsa.
Your public key has been saved in /home/autossh/.ssh/id_rsa.pub.
The key fingerprint is:
b6:b7:d5:1e:fd:b0:62:57:b5:77:4c:33:82:78:f7:06 autossh@dodds
The key's randomart image is:
+--[ RSA 2048]----+
|                 |
|                 |
|          . .    |
|         . o E oo|
|        S . . +o=|
|       . .   . ==|
|        . . . =.+|
|         . oo..+.|
|          .. oo .|
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