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Amministratore Truelite, 06-08-2009 15:14


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Configurare Asterisk & C su Debian

Questo documento copre la configurazione di Asterisk (nella versione 1.4) e di tutte le applicazione correlate su una Debian (Etch e Lenny al momento della stesura), e dà per scontato che si sia già effettuata l'installazione di tutto il software necessario, con una procedura equivalente a quella già illustrata in dettaglio in [wiki:AsteriskDebian qui]. Salvo diversa indicazione esplicita, quando faremo riferimento a nomi di file si intenderanno indicati a partire dalla directory {{{/etc/asterisk}}} che contiene tutte le configurazioni del programma.

Il primo passo per la realizzazione di un centralino telefonico basato su Asterisk è quello che riguarda la configurazione del supporto delle schede di telefonia (che questa sia un PSTN tradizionale, ISDN o un flusso primario) con cui il programma si interfaccia. Questo ovviamente dipende dal tipo di hardware che si utilizza, ed in molti casi esistono anche diversi supporti alternativi per lo stesso hardware.

Tratteremo qui due diversi supporti, quello per le schede ISDN fornite da [http://www.misdn.org mISDN] e quello delle varie schede telefoniche supportate direttamente da Asterisk stesso tramite il modulo {{{zaptel}}}. L'installazione dei relativi supporti è [wiki:AsteriskDebian già stata trattata], qui prenderemo in esame solo la relativa configurazione. In entrambi i casi occorrerà prima configurare il supporto stesso, e poi istruire Asterisk per l'uso dello stesso.

=== Configurazione per l'uso di [http://www.misdn.org mISDN] ===

Nel caso di [http://www.misdn.org mISDN] abbiamo visto come uno scheletro di configurazione (che in genere può essere utilizzato senza modifiche) viene generato direttamente con il comando {{{mISDN config}}}, ma alternativamente si può usare anche il comando {{{misdn-init config}}} che utilizza la vecchia sintassi. In questo caso vengono creati rispettivamente i due file {{{/etc/mISDN.conf}}} e {{{/etc/misdn-init.conf}}} che poi verranno riutilizzati anche dalla configurazione di Asterisk per l'uso del canale {{{chan_misdn}}}. I due file sono equivalenti e mantengono la stessa informazione, il vecchio {{{/etc/misdn-init.conf}}} è un semplice file di testo con assegnazione di variabili, nel caso di una semplice scheda ISDN questo ha la forma: {{{
card=1,hfcpci
te_ptmp=1
poll=128
dsp_poll=128
dsp_options=0
dtmfthreshold=100
debug=0
}}}
mentre nel caso di due schede multiporta è: {{{
card=1,0x8
card=2,0x8
te_ptmp=1,2,3,4,5,6,7,8
nt_ptp=9,10,11,12,13,14,15,16
poll=128
dsp_poll=128
dsp_options=0
dtmfthreshold=100
debug=0
}}}
in particolare sono fondamentali le indicazioni delle schede con la direttiva {{{card}}}, nella forma di un numero progressivo seguito dall'indicazione del tipo di scheda, che prevede o l'indicazione in esadecimale del numero di porte o quella dal driver da usare; seguite dalle direttive {{{te_ptmp}}} e {{{nt_ptp}}} che indicano (per le schede che lo supportano) quali porte, che vengono numerate progressivamente nella sequenza delle schede, sono da porre rispettivamente in modalità TE (da ''TErminal mode''), in modalità NT (da ''Network Terminator mode'').

Quello della modalità di uso delle porte è uno dei passi fondamentali per la configurazione di un centralino, specie nel caso si usino schede multiporta. Si deve tenere presente che una porta in modalità TE consente di collegarsi ad un terminale di rete (vale a dire ad una borchia ISDN), mentre una porta in modalità NT consente il collegamento ad essa di un terminale, come un centralino telefonico classico o un telefono ISDN. L'uso delle modalità PTP (''point to point'') o PTMP (''point to multi point'') dipende anche questo da come si esegue il collegamento (vedi XXX).

Nelle ultime versioni di [http://www.misdn.org mISDN] il file {{{/etc/misdn-init.conf}}} può essere sostituito da {{{/etc/mISDN.conf}}}, che è in formato XML e pertanto, almeno per quanto riguarda i miei gusti personali, praticamente illeggibile, in questo caso i due esempi precedenti vengono tradotti in qualcosa del tipo: {{{

<mISDNconf>
<module poll="128" debug="0" timer="no">hfcmulti</module>
<module debug="0" options="0">mISDN_dsp</module>
<devnode user="root" group="root" mode="644">mISDN</devnode>
<card type="hfcpci">
<port mode="te" link="ptmp">1</port>
</card>
</mISDNconf>
}}}
per il primo caso, mentre per il secondo: {{{

<mISDNconf>
<module poll="128" debug="0" timer="no">hfcmulti</module>
<module debug="0" options="0">mISDN_dsp</module>
<devnode user="root" group="root" mode="644">mISDN</devnode>
<card type="BN8S0">
<port mode="te" link="ptmp">1</port>
<port mode="te" link="ptmp">2</port>
<port mode="te" link="ptmp">3</port>
<port mode="te" link="ptmp">4</port>
<port mode="te" link="ptmp">5</port>
<port mode="te" link="ptmp">6</port>
<port mode="te" link="ptmp">7</port>
<port mode="te" link="ptmp">8</port>
</card>
<card type="BN8S0">
<port mode="nt" link="ptm">1</port>
<port mode="nt" link="ptm">2</port>
<port mode="nt" link="ptm">3</port>
<port mode="nt" link="ptm">4</port>
<port mode="nt" link="ptm">5</port>
<port mode="nt" link="ptm">6</port>
<port mode="nt" link="ptm">7</port>
<port mode="nt" link="ptm">8</port>
</card>
</mISDNconf>
}}}

Si noti però come in questa seconda forma diventa possibile specificare, oltre alle impostazioni della scheda, quelle relative a permessi e proprietari del file di dispositivo {{{/dev/mISDN}}} con cui Asterisk accede alla scheda (si dovrà aver cura che il programma possa leggere e scrivere su di esso).

Il passo successivo è quello della configurazione di Asterisk per l'uso di {{{chan_misdn}}}, che viene effettuata tramite il file {{{misdn.conf}}}, che come tutti i file di configurazione di Asterisk ha il formato dei file {{{.ini}}} di Windows. Il file prevede una sezione {{{[general]}}} dove impostare le configurazioni generali del sistema, in cui le due chiavi da modificare eventualmente possono essere {{{misdn_init}}} per indicare quale file contiene le configurazioni di [http://www.misdn.org mISDN] e {{{debug}}} che può essere impostata ad un valore più alto del default di zero per ottenere maggiori informazioni in caso di problemi.

Una seconda sezione {{{[default]}}} consente di impostare una serie di valori di default da applicare a tutte le porte che si utilizzano, qui si può impostare {{{language}}} per indicare il proprio paese o {{{context}}} per impostare il contesto di default. Due chiavi importanti sono {{{nationalprefix}}} e {{{internationalprefix}}} che prendono rispettivamente il prefisso per i numeri nazionali e per quelli internazionali. A parte questi eventuali cambiamenti, si possono lasciare tutti gli altri valori al default impostato dall'installazione di Asterisk.

Per ogni porta o gruppo di porte per cui si vogliono mantenere configurazioni separate si dovrà poi aprire una sezione separata, in tal caso si dovrà indicare con {{{ports}}} l'elenco, separate da virgole, delle porte, con gli stessi numeri usati nei file {{{/etc/mISDN.conf}}} e {{{/etc/misdn-init.conf}}}. Qui di nuovo si dovrà impostare un contesto (da riutilizzare in {{{extensions.conf}}}) con {{{context}}}.

Per le chiamate entranti può essere necessario impostare {{{always_immediate=yes}}} se si vuole usare all'interno di {{{extensions.conf}}} la normale estensione {{{s}}} nel contesto relativo alle chiamate ricevute. Se si lascia il default infatti verrà usata come estensione il valore del numero che viene chiamato; questo significa che nel contesto di {{{extensions.conf}}} non si potrà usare {{{s}}} come valore di default, ma si dovrà impostare un ''catchall'' generico con qualcosa del tipo: {{{
exten => _.,1,Goto(mainmenu,s,1)
}}}
che corrisponde ad un numero qualunque.

Infine essendo possibile avere più numeri sulla stessa porta ISDN, si può usare la chiave {{{msns}}} per indicare per quali dei possibili numeri si intende operare, da specificare con una lista separata da virgole o con un {{{*}}} (il default) per indicarli tutti. Se si specifica un numero per questa opzione e si effettua la chiamata su un altro il centralino ignorerà la chiamata, in questo modo ad esempio si potrà agganciare al canale analogico assegnato a quel numero un altro dispositivo, come un fax, senza che Asterisk intervenga sulle relative chiamate.

Si tenga presente che i numeri da specificare per {{{msns}}} normalmente non riportano lo 0 iniziale rispetto al numero telefonico attestato sulla linea; si possono comunque vedere quali sono i numeri che vengono visti da Asterisk abilitando il debug (con {{{debug=1}}}) e verificando nella console di Asterisk (da accedere con {{{asterisk -rvvv}}}) il contenuto di messaggi del tipo: {{{
P[ 1] channel with stid:0 for one second still in use!
P[ 1] I IND :NEW_CHANNEL oad:3471032433 dad:557879597 pid:2 state:none
}}}
dove il campo {{{dad}}} (nel messaggio marcato {{{NEW_CHANNEL}}}) indica il numero come deve essere indicato per {{{msns}}}.

Un esempio del contenuto del file, in cui si sono mostrate solo le parti modificate rispetto all'installazione standard, potrebbe essere il seguente: {{{
[general]
misdn_init=/etc/misdn-init.conf
debug=1
...
[default]
context=default
language=it
echocancel=yes
...
[isdn]
ports=1
context=misdn
;always_immediate=yes
msns=557879597
}}}

=== Configurazione per l'uso di {{{zaptel}}} ===

La configurazione di una scheda che richiede l'uso dei moduli forniti da ''zaptel'' (una volta che si siano compilati ed installati gli stessi, e selezionati quelli da utilizzare con la procedura illustrata in AsteriskDebian) parte dalla configurazione dei moduli stessi da fare nel file {{{/etc/zaptel.conf}}}. Una volta che si siano indicati i moduli giusti questo può essere generato con il comando {{{genzaptelconf}}}, che si incarica di rilevare automaticamente la tipologia degli stessi, ad esempio avendo due moduli FXO e due FXS su una TDM400P si otterrà automaticamente un contenuto del tipo: {{{
  1. Autogenerated by /usr/sbin/genzaptelconf -- do not hand edit
  2. Zaptel Configuration File #
  3. This file is parsed by the Zaptel Configurator, ztcfg #
  1. It must be in the module loading order
  1. Span 1: WCTDM/0 "Wildcard TDM400P REV I Board 1"
    fxsks=1
    fxsks=2
    fxoks=3
    fxoks=4
  1. Global data

loadzone = it
defaultzone = it
}}}
(se si è nella localizzazione corretta, altrimenti si dovrà provvedere a correggere i valori dei parametri {{{loadzone}}} e {{{defaultzone}}}); si noti come nella configurazione i ruoli fra i moduli ed i nomi siano invertiti, se sono moduli FXO si deve usare {{{fxsks}}}, se sono FXS si deve usare {{{fxoks}}}.

Una volta configurati i moduli, è necessario configurare Asterisk con il file {{{zapata.conf}}}, qui devono essere indicati per i vari canali disponibili sulla scheda i contesti a cui fare riferimento, e le varie impostazioni in uscita, per gli FXO ed il contesto di ingresso per gli FXS, un esempio di questo file per la TDM400P con la precedente configurazione è il seguente: {{{
[channels]

language=it

signalling=fxo_ks
echocancel=yes ; You can set this to 32, 64, or 128, tweak to your needs.
echocancelwhenbridged=yes
echotraining=yes ; Asterisk trains to the beginning of the call, number is in ms
group=1
context=truelite-firenze ; Points to the default context of your extensions.conf
callerid=<101>
mailbox = 101
channel => 4

signalling=fxs_ks
relaxdtmf=yes
echocancel=yes
echocancelwhenbridged=yes
echotraining=yes
group=2
rxgain=6.0
context=incoming-pstn
callprogress=yes
busydetect=yes
callerid=asreceived
usecallerid=yes
hidecallerid=no
threewaycalling=yes
transfer=yes
channel => 1-2

}}}

=== Configurazione dei telefoni SIP ===

Questa configurazione prevede due parti; la prima è relativa al supporto SIP di Asterisk, che si effettua tramite il file {{{sip.conf}}}. In questo caso occorre prima configurare la sezione {{{[general]}}} per i valori generici e poi impostare i vari account SIP usati dai telefoni, di nuovo si possono mantenere i valori di default, le chiavi che eventualmente si possono modificare sono:

'''Chiave''' '''Default''' '''Significato'''
{{{context}}} {{{default}}} contesto per le chiamate SIP
{{{bindport}}} {{{5060}}} porta su cui contattare il server SIP
{{{bindaddr}}} {{{0.0.0.0}}} indirizzo IP del server SIP

Per ciascun account SIP si dovrà poi creare una sezione, in cui impostare tutti i parametri, con qualcosa del tipo: {{{
[piccardi]
type=friend ; either "friend" (peer+user), "peer" or "user"
mailbox=104 ; mailbox 104 in voicemail, or 104@default for context "default"
username=piccardi ; username usually matches the section title
secret=pwdultrasec ; a password to connect to server
host=dynamic ; or the IP for static but private IP address
context=truelite-firenze ; context for calls
Callgroup=1
pickupgroup=1
}}}

fatto questo occorrerà impostare i singoli telefoni VoIP per utilizzare il relativo account, questo dipende ovviamente dal tipo di telefono e dal modello, ed in genere viene fatto tramite l'interfaccia web degli stessi.

=== Configurazione per effettuare chiamate SIP da dietro un NAT ===

Una seconda configurazione è quella che invece consente di utilizzare asterisk per effettuare chiamate usando il protocollo SIP verso l'eterno, ad esempio se si vuole effettuare una chiamata verso un account SIP di utenti noti, o si vuole usare ENUM (vedi prossimo paragrafo) per contattare direttamente un recapito usando questo protocollo. In generale per effettuare una chiamata con il protocollo SIP verso un account remoto è sufficiente usare l'applicazione {{{Dial}}} in {{{extension.conf}}}, con una sintassi del tipo: {{{
exten => XXX,N,Dial()
}}}
che girerà via SIP la chiamata. Il problema è che il protocollo non funziona bene quando il client è posto dietro un firewall che effettua una traslazione degli indirizzi (il NAT) come avviene comunemente per un centralino posto nella propria rete interna.

Per far sì che le chiamate SIP abbiano successo allora è necessario istruire Asterisk per gestire la presenza di un NAT, questo comporta che si deve modificare {{{sip.conf}}} per indicare quale è l'indirizzo IP con cui si esce su internet dopo il NAT e quale è la rete locale su cui si trova il centralino. Per farlo occorre allora inserire nella sezione {{{[general]}}} di detto file le seguenti configurazioni {{{
externip = MIO.IND.IP.PUBB
localnet=192.168.1.0/24
nat=yes
}}}

=== Configurazione per la selezione automatica delle chiamate in uscita con ENUM ===

Una delle caratteristiche più interessanti di Asterisk è quella del supporto per il protocollo ENUM che consente, con una interrogazione ad un apposito servizio basato sul DNS, di farsi indicare la presenza di una eventuale mappatura fra un numero telefonico ordinario ed un account VoIP, in modo da poter automatizzare l'uso di chiamate SIP o IAX verso certi numeri senza dover prevedere una esplicita mappatura dentro {{{extension.conf}}}.

DA FARE

=== Configurazione di {{{app_ldap}}} ===

Una volta installata l'applicazione secondo quanto illustrato in AsteriskDebian questa sarà disponibile automaticamente se, come ordinario, si è impostato {{{autoload=yes}}} in {{{modules.conf}}}. L'applicazione definisce la funzione {{{LDAPget}}}, che consente di effettuare interrogazioni nella forma: {{{
exten => s,1,LDAPget(CIDNAME=interno)
}}}
dove {{{CIDNAME}}} è una variabile che verrà impostata al risultato della interrogazione identificata dalla sezione {{{esterno}}} nel file di configurazione di {{{app_ldap}}}, questo è il file {{{ldap.conf}}}, che prevede la possibilità di definire una serie di query su LDAP corrispondenti ad altrettante sezioni del file: {{{
[interno]
host = localhost ; hostname server LDAP
version = 3 ; LDAP version, must be 3
user = ; DN for binding, empty to anonymous bind
pass = ; password for binding
base = ou=Contacts,dc=truelite,dc=it ; search base
filter = (&(objectClass=person)(companyPhone=%s)) ; search filter
attribute = cn ; search result
convert = UTF-8, ISO-8859-1
}}}
le varie variabili sono commentate, in generale non serve eseguire un collegamento autenticato (posto che l'indirizzario sia interrogabile in maniera anonima); l'attributo indicato da {{{attribute}}} che corrisponde al primo risultato del filtro di ricerca sarà assegnato alla variabile specificata nella chiamata a {{{LDAPget}}}.

Si tenga presente che l'applicazione non supporta SSL, per cui se necessario occorrerà impostare un tunnel con {{{stunnel}}} per eseguire un collegamento cifrato.

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