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LinuxOpenVZHowto » Cronologia » Versione 33

Christopher R. Gabriel, 20-12-2010 18:36

1 26 Amministratore Truelite
h1. Come creare un ambiente "virtualizzato" con [[OpenVZ]] su Lenny
2 1 Amministratore Truelite
3
4 26 Amministratore Truelite
Il supporto per "OpenVZ":http://wiki.openvz.org/ è presente in Debian a partire da _Etch_. Come per Vserver la tecnologia dei _container_ usata da "OpenVZ":http://wiki.openvz.org/, pur non fornendo una macchina virtuale vera e propria, consente  un uso estremamente efficiente delle risorse, permettendo creare una serie di sistemi indipendenti, chiamati _virtual-environment_ (da qui in breve VE), che girano sotto lo stesso kernel, utilizzando lo stesso filesystem ed un unico stack di rete, che pur non essendo macchine virtuali in senso stretto, nella gestione ordinaria possono essere tranquillamente considerate come tali.
5 1 Amministratore Truelite
6 26 Amministratore Truelite
Ovviamente non trattandosi di una tecnologia di virtualizzazione, non consente di installare un _virtual-server_ con un sistema operativo diverso, come Windows. Qualora si abbiano di queste esigenze si dovrà ricorrere a tecnologie alternative come Xen o KVM. 
7
8
9
h2. Installazione sistema ospite (HN)
10
11
Come accennato [[OpenVZ]] è supportato a partire da Debian _Etch_, una volta installato il sistema base (queste note fanno riferimento alla versione distribuita con _Lenny_), si dovrà installare il kernel modificato per l'uso dello stesso sulla macchina ospite (il cosiddetto _Hardware Node_, o HN) con il comando:
12 33 Christopher R. Gabriel
13 26 Amministratore Truelite
<pre>
14 1 Amministratore Truelite
aptitude install linux-image-openvz-686
15
</pre>
16 33 Christopher R. Gabriel
17 28 Simone Piccardi
alternativamente, se la macchina è stata installata a 64 bit, si dovrà installare il pacchetto linux-image-openvz-amd64. L'installazione del kernel installa automaticamente anche i tool di base necessari alla gestione delle macchine contenute.
18 26 Amministratore Truelite
19 28 Simone Piccardi
Su Debian tutti i file di OpenVZ e dei VE vengono mantenuti sotto /var/lib/vz/, ma per compatibilità con altre versioni è suggerito creare un link simbolico sotto la radice come: 
20 26 Amministratore Truelite
<pre>
21 1 Amministratore Truelite
ln -s /var/lib/vz /vz
22 26 Amministratore Truelite
</pre>
23 1 Amministratore Truelite
24 2 Amministratore Truelite
Una volta installato il tutto occorrerà riavviare la macchina per utilizzare il nuovo server, eseguito il riavvio si potrà verificare il funzionamento del sistema verificando che in processo di controllo sia attivo:
25 26 Amministratore Truelite
<pre>
26 1 Amministratore Truelite
# ps aux| grep vz
27
root      2488  0.0  0.0      0     0 ?        S    15:20   0:00 [vzmond]
28 26 Amministratore Truelite
</pre>
29 1 Amministratore Truelite
e controllando lo stato con:
30 26 Amministratore Truelite
<pre>
31 1 Amministratore Truelite
# vzlist -a
32 7 Amministratore Truelite
      VEID      NPROC STATUS  IP_ADDR         HOSTNAME                        
33 26 Amministratore Truelite
</pre>
34 1 Amministratore Truelite
che sarà vuoto non essendo stato creato alcun VE.
35 9 Amministratore Truelite
36 1 Amministratore Truelite
37 26 Amministratore Truelite
h2. Creazione di un Virtual Environment da un template
38
39 28 Simone Piccardi
Il passo successivo è quello di installare un primo VE, per questo tornano estremamente utili i template, degli scheletri di sistema da cui si può creare in maniera rapida e semplice un nuovo VE; si tratta in sostanza di archivi (in formato .tar.gz) che contengono l'immagine del filesystem di un intero sistema. Questi si possono creare come vedremo più avanti, o scaricare già pronti da "questo sito":http://download.openvz.org/template/precreated/. Nel caso si usi un template giù pronto questo dovrà essere salvato nella directory /var/lib/vz/template/cache, ad esempio per una Debian si potrà fare: 
40 26 Amministratore Truelite
<pre>
41 5 Amministratore Truelite
cd /vz/template/cache
42 1 Amministratore Truelite
wget http://download.openvz.org/template/precreated/debian-5.0-x86.tar.gz
43 26 Amministratore Truelite
</pre>
44 5 Amministratore Truelite
(nel caso si è scaricata è la versione per 686, si usi quella a 64 bit per macchine a 64 bit). 
45 9 Amministratore Truelite
46 29 Simone Piccardi
Dopo di che la creazione di un VE da un template può essere eseguita semplicemente con il comando vzctl create, questo in genere fa riferimento al file di configurazione generale di OpenVZ /etc/vz/vz.conf in cui viene definita la variabile (nel caso di Lenny è @DEF_OSTEMPLATE="debian"@) che indica il _template_ di default da usare se non se ne indica esplicitamente uno per nome. Si tenga presente però che questo fa riferimento ad un file con lo stesso nome sotto /vz/template/cache per cui se si è scaricato il file precedente occorrerà creare un link simbolico con: 
47 26 Amministratore Truelite
<pre>
48 5 Amministratore Truelite
ln -s debian-5.0-x86.tar.gz debian.tar.gz
49 26 Amministratore Truelite
</pre>
50 5 Amministratore Truelite
51 26 Amministratore Truelite
A questo punto si potrà creare un nuovo VE indicando semplicemente un numero intero (quello che in gergo viene chiamato *VEID*) che serve ad identificare univocamente ciascuna macchina; nel nostro caso questo può essere creato semplicemente con il comando:
52
<pre>
53 1 Amministratore Truelite
# vzctl create 100 
54
Creating VE private area (debian)
55
Performing postcreate actions
56 5 Amministratore Truelite
VE private area was created
57 26 Amministratore Truelite
</pre>
58 1 Amministratore Truelite
che usa il VEID 100; una volta creato lo potrà far partire con il comando:
59 26 Amministratore Truelite
<pre>
60 1 Amministratore Truelite
# vzctl start 100 
61
Starting VE ...
62
VE is mounted
63
Setting CPU units: 1000
64
Configure meminfo: 65536
65
VE start in progress...
66 26 Amministratore Truelite
</pre>
67 1 Amministratore Truelite
verificarne l'attività con:
68 26 Amministratore Truelite
<pre>
69 1 Amministratore Truelite
# vzlist -a
70
      VEID      NPROC STATUS  IP_ADDR         HOSTNAME                        
71
       100          8 running -               -                               
72 26 Amministratore Truelite
</pre>
73 1 Amministratore Truelite
entrarci con:
74 26 Amministratore Truelite
<pre>
75 1 Amministratore Truelite
# vzctl enter 100
76
entered into VE 100
77
vzserver:/#
78 26 Amministratore Truelite
</pre>
79 1 Amministratore Truelite
fermarlo con:
80 26 Amministratore Truelite
<pre>
81 12 Amministratore Truelite
# vzctl stop 100
82
Stopping VE ...
83 1 Amministratore Truelite
VE was stopped
84
VE is unmounted
85 26 Amministratore Truelite
</pre>
86 30 Simone Piccardi
Come si può notare dalla lista precedente in questo modo però il nostro VE non è dotato né di un indirizzo IP né di un nome; una serie di proprietà delle singole macchine possono infatti essere specificate sia in sede di creazione con @vzctl create@, che successivamente con il comando vzctl set, passando a questi comandi delle opportune opzioni. Ad esempio per impostare un hostname si può creare un VE direttamente con il comando: 
87 26 Amministratore Truelite
<pre>
88 1 Amministratore Truelite
vzctl create 100  --hostname testlenny
89 26 Amministratore Truelite
</pre>
90 24 Amministratore Truelite
oppure una volta creato senza nome lo si può impostare con:
91 26 Amministratore Truelite
<pre>
92 1 Amministratore Truelite
vzctl set 100 --hostname testlenny --save
93 26 Amministratore Truelite
</pre>
94 30 Simone Piccardi
dove senza il --save il comando effettua una assegnazione temporanea (effettuabile solo a VE attivo), mentre con --save la configurazione viene registrata in maniera permanente e può essere fatta in qualunque momento. Effettuata questa configurazione la si potrà controllare con: 
95 26 Amministratore Truelite
<pre>
96 20 Amministratore Truelite
# vzlist -a
97 1 Amministratore Truelite
      VEID      NPROC STATUS  IP_ADDR         HOSTNAME                        
98
       100          5 running -               testlenny
99 26 Amministratore Truelite
</pre>
100 1 Amministratore Truelite
101
Se infine si vuole che il nuovo VE sia lanciato automaticamente all'avvio della macchina, si dovrà attivarne la partenza in maniera esplicita con:
102 26 Amministratore Truelite
<pre>
103 1 Amministratore Truelite
vzctl set 103 --onboot yes --save
104 26 Amministratore Truelite
</pre>
105 1 Amministratore Truelite
106
107 31 Simone Piccardi
108 26 Amministratore Truelite
h2. Configurazione della rete
109 1 Amministratore Truelite
110
111 31 Simone Piccardi
Una delle caratteristiche più interessanti di OpenVZ (in particolare rispetto a Vserver) è quella di consentire una separazione netta della rete fra i vari VE. Il default è quello che fa ricorso ad una speciale interfaccia virtuale, venet che opera a livello di routing IP diretto. E' possibile anche usare una interfaccia virtuale ethernet, veth, che realizza una comunicazione diretta fra interfacce ethernet, su cui torneremo più avanti. 
112 1 Amministratore Truelite
113 26 Amministratore Truelite
114
h3. Configurazione di rete con venet
115 1 Amministratore Truelite
116 31 Simone Piccardi
La configurazione più comune è quella realizzata attraverso l'uso di una interfaccia virtuale venet, in questo caso la gestione degli indirizzi assegnati ai singoli VE è possibile solo dalla macchina ospite. Questo può comportare alcuni problemi nella fornitura di alcuni servizi (in particolare in questo l'interfaccia non è in grado di supportare pienamente IPv6) ma ha il grosso vantaggio di non consentire alle macchine virtuali di modificare i propri indirizzi IP o eseguire operazioni di basso livello sull'interfaccia, che in caso di cessione a terzi dell'amministrazione delle macchine virtuali sono un bonus di sicurezza.
117 1 Amministratore Truelite
118 31 Simone Piccardi
La configurazione della rete di un VE in questo caso viene effettuata attraverso il comando vzctl set che di default usa l'interfaccia venet; per assegnare un IP ad un VE è sufficiente eseguire il comando:
119 26 Amministratore Truelite
<pre>
120 1 Amministratore Truelite
vzctl set 100 --ipadd 192.168.0.100  --save
121 26 Amministratore Truelite
</pre>
122 10 Amministratore Truelite
da ripetere quante volte si vuole per assegnare ulteriori indirizzi che saranno aggiunti alla lista, questi potranno essere rimossi completamente con il comando: 
123 26 Amministratore Truelite
<pre>
124 1 Amministratore Truelite
vzctl set 100 --ipdel all --save
125 26 Amministratore Truelite
</pre>
126 31 Simone Piccardi
o singolarmente, specificando l'indirizzo IP al posto della parola chiave all.
127 1 Amministratore Truelite
128 31 Simone Piccardi
L'utilizzo di questa impostazione ha due effetti, nel sistema ospite verrà creata, all'avvio di ciascun VE, una rotta statica per ciascuno degli IP ad esso assegnati, i quali a loro volta, all'interno del VE, verranno impostati sulle interfacce virtuali venet0:0, venet0:1, ecc. configurate in modalità punto-punto con se stesse.
129 1 Amministratore Truelite
130 31 Simone Piccardi
I meccanismo fa sì che pacchetti inviati dalla macchina ospite verso l'interfaccia venet vengano automaticamente instradati al VE che ha quell'indirizzo, mentre viceversa i pacchetti inviati dal VE verso quell'interfaccia emergono da questa sulla macchina ospite. L'interfaccia venet fa sostanza da router ma il meccanismo a prima vista risulta abbastanza strano in quanto nel passaggio da macchina ospite a VE non c'è nessun hop; inoltre se si controlla la tabella di instradamento dentro un container si troverà qualcosa del tipo: 
131 26 Amministratore Truelite
<pre>
132 10 Amministratore Truelite
# route -n
133 1 Amministratore Truelite
Kernel IP routing table
134
Destination     Gateway         Genmask         Flags Metric Ref    Use Iface
135
192.0.2.1       0.0.0.0         255.255.255.255 UH    0      0        0 venet0
136
0.0.0.0         192.0.2.1       0.0.0.0         UG    0      0        0 venet0
137 26 Amministratore Truelite
</pre>
138 31 Simone Piccardi
che fa riferimento ad un indirizzo che non è assegnato a nessuna interfaccia, si tratta infatti dell'impostazione di un default gateway fittizio (uno qualunque facente riferimento all'interfaccia venet0 funzionerebbe lo stesso), che serve solo a dirigere i pacchetti in uscita verso gli altri indirizzi all'interfaccia venet0, da cui emergeranno nella macchina ospite. 
139 1 Amministratore Truelite
140
Questo meccanismo piuttosto complesso ha però il risultato di rendere ogni VE del tutto indipendente dagli altri, e consente di impostare delle regole di firewall all'interno dei singoli VE senza dover essere costretti, come avveniva con VServer, a gestire le regole esclusivamente a livello di sistema ospite. 
141
142
Una volta assegnato l'IP al nostro container il resto della configurazione deve essere effettuato sulla macchine ospite, che deve occuparsi di instradarlo correttamente verso internet, per questo una delle configurazioni essenziali è l'abilitazione del reinoltro dei pacchetti, da farsi manualmente con il comando:
143 26 Amministratore Truelite
<pre>
144 1 Amministratore Truelite
echo 1 > /proc/sys/net/ipv4/ip_forward
145 26 Amministratore Truelite
</pre>
146 31 Simone Piccardi
e da impostare permanentemente inserendo in /etc/sysctl.conf la riga: 
147 26 Amministratore Truelite
<pre>
148 20 Amministratore Truelite
net.ipv4.ip_forward=1
149 26 Amministratore Truelite
</pre>
150 21 Amministratore Truelite
151 1 Amministratore Truelite
Viene inoltre consigliato, quando si effettua la configurazione di VE con IP pubblico proprio, di abilitare il proxy arp per l'interfaccia della macchina ospite dietro la quale operano, questo si fa manualmente con il comando:
152 26 Amministratore Truelite
<pre>
153 21 Amministratore Truelite
echo 1 > /proc/sys/net/ipv4/conf/eth0/proxy_arp
154 26 Amministratore Truelite
</pre>
155 31 Simone Piccardi
e si imposta in modo permanentemente inserendo in /etc/sysctl.conf la riga: 
156 26 Amministratore Truelite
<pre>
157 1 Amministratore Truelite
net.ipv4.conf.eth0.proxy_arp=1
158 26 Amministratore Truelite
</pre>
159 1 Amministratore Truelite
160 22 Amministratore Truelite
Il primo caso è quello in cui per i VE si utilizzano degli IP privati, in questo caso perché internet sia raggiungibile occorrerà effettuare un opportuno NAT degli stessi, per cui si dovrà impostare anche:
161 26 Amministratore Truelite
<pre>
162 1 Amministratore Truelite
iptables -t nat -A POSTROUTING -o eth0 -j MASQUERADE
163 22 Amministratore Truelite
</pre>
164 1 Amministratore Truelite
165 26 Amministratore Truelite
A parte la configurazione degli indirizzi e dell'instradamento, un'altra configurazione necessaria a consentire l'uso della rete ai singoli VE è quella del DNS, che può essere effettuata con il comando:
166 1 Amministratore Truelite
<pre>
167 26 Amministratore Truelite
vzctl set 100 --nameserver IP.PUB.DEL.DNS --save
168 1 Amministratore Truelite
</pre>
169
170 26 Amministratore Truelite
171 1 Amministratore Truelite
h3. Configurazione di rete con veth
172 26 Amministratore Truelite
173 1 Amministratore Truelite
Come accennato questa modalità di gestione della rete è leggermente meno efficiente e più complessa rispetto alla precedente, ma consente di delegare al VE la gestione di una vera e propria interfaccia ethernet virtuale, sulla quale compiere tutte le operazioni volute. Inoltre in caso di macchine dotate di più interfacce di rete consente anche di associare un VE ad una interfaccia o all'altra, ottenendo una separazione delle rispettive reti.
174
175
Questa modalità è alternativa alla precedente, e non si deve pertanto assegnare un IP dall'HN, ma farlo direttamente all'interno del VE, come una macchina reale; per questo, qualora esso fosse presente, occorre rimuoverlo preventivamente con il comando: 
176 26 Amministratore Truelite
<pre>
177 1 Amministratore Truelite
vzctl set 100 --ipdel all --save
178 26 Amministratore Truelite
</pre>
179 31 Simone Piccardi
inoltre occorre anche eliminare il template del file etc/network/interfaces usato dai singoli VE, che si ritrova a partire dai file relativi a ciascuno di essi posti in /vz/private/VEID/. Una volta fatto questo si potrà passare alla creazione di una interfaccia ethernet virtuale da assegnare al container VEID con il comando: 
180 22 Amministratore Truelite
<pre>
181 26 Amministratore Truelite
vzctl set VEID --netif_add ethN --save
182 1 Amministratore Truelite
</pre>
183 31 Simone Piccardi
Una volta eseguito il comando sull'hardware node sarà disponibile una nuova interfaccia virtuale vethVEID.N corrispondente alla interfaccia ethN in modo che ogni pacchetto inviato sulla prima uscirà sulla seconda e viceversa. Si possono poi anche specificare ulteriori dettagli, la sintassi completa del comando precedente infatti è: 
184 1 Amministratore Truelite
<pre>
185 26 Amministratore Truelite
vzctl set VEID --netif_add <ifname>[,<mac>,<host_ifname>,<host_mac>,<bridge>] --save
186 22 Amministratore Truelite
</pre>
187 1 Amministratore Truelite
che consente di impostare sia MAC address che nome sia per l'interfaccia nel VE che nell'HN (cosa che in genere non si fa mai, utilizzando i default del comando) ed infine un eventuale bridge (che invece è la configurazione consigliata) attraverso il quale usare l'interfaccia. 
188 26 Amministratore Truelite
189 31 Simone Piccardi
Benché sia possibile usare direttamente le varie interfacce virtuali vethVEID.N assegnandovi gli indirizzi usati all'interno del VE corrispondente ed instradandovi i pacchetti, in realtà la modalità più comoda e più pulita per utilizzare questa modalità di gestione della rete è quella di usare un bridge sull'HN per associare ad una interfaccia ethernet reale le varie interfacce virtuali, senza doversi preoccupare di effettuare instradamenti; con questa modalità il quinto parametro del comando precedente consente di indicare agli script di inizializzazione della rete a quale bridge associare l'interfaccia ethernet virtuale del proprio VE.
190 1 Amministratore Truelite
191 31 Simone Piccardi
Per questa modalità occorre però configurare il proprio hardware node per usare le interfacce in bridging, per questo occorre anzitutto installare il pacchetto bridge-utils, dopo di che si dovrà effettuare impostare l'HN per usare il bridge invece dell'interfaccia fisica, nel caso di Debian questo potrà essere fatto usando un /etc/network/interfaces come il seguente: 
192 23 Amministratore Truelite
<pre>
193 9 Amministratore Truelite
auto br0
194
iface br0 inet static
195 1 Amministratore Truelite
      address 192.168.1.1
196 26 Amministratore Truelite
      netmask 255.255.255.0
197 15 Amministratore Truelite
      bridge_ports eth0
198 26 Amministratore Truelite
      bridge_maxwait 5
199
</pre>
200 31 Simone Piccardi
Una volta configurata la rete dell'HN per usare il bridge br0 al posto dell'interfaccia fisica eth0, si potranno creare le interfacce virtuali dei VE configurando l'associazione al bridge utilizzando un comando come il seguente: 
201 26 Amministratore Truelite
<pre>
202 31 Simone Piccardi
vzctl set 100 --netif_add eth0,,,,br0 --save
203 26 Amministratore Truelite
</pre>
204 31 Simone Piccardi
Perché l'associazione sia automatica però questo non è sufficiente, deve anche essere indicato agli script di configurazione della rete delle macchine virtuali di utilizzare questa configurazione; allo scopo è sufficiente creare il file /etc/vz/vznet.conf con il seguente contenuto: 
205 15 Amministratore Truelite
<pre>
206
#!/bin/bash
207 26 Amministratore Truelite
EXTERNAL_SCRIPT="/usr/sbin/vznetaddbr"
208
</pre>
209 31 Simone Piccardi
che utilizza lo script citato per effettuare automaticamente l'associazione della interfaccia ethernet virtuale veth100.0 creata dal comando precedente al bridge br0 quando il VE viene avviato, e per disassociarla quando questo viene fermato. Lo script si incarica anche di eseguire le opportune chiamate a sysctl per abilitare i necessari parametri associati all'interfaccia
210 26 Amministratore Truelite
211 31 Simone Piccardi
Con questa configurazione si potrà poi passare a configurare la rete all'interno del VE come se l'interfaccia eth0 in esso presente fosse una normale interfaccia ethernet; avendo associato la corrispondente veth100.0 al bridge i pacchetti verranno automaticamente fatti uscire sulla scheda di rete fisica eth0 dell'hardware node come se provenissero da un ramo di rete ethernet associato a questa appunto tramite il bridge. 
212 25 Amministratore Truelite
213 26 Amministratore Truelite
h2. Configurazione delle proprietà di un VE
214 7 Amministratore Truelite
215 32 Simone Piccardi
Una delle caratteristiche più interessanti di OpenVZ è quella di un controllo estremamente dettagliato sulle risorse che si possono assegnare ai vari VE. In particolare tutta una serie di risorse sono associate a dei bean counters che ne tracciano l'utilizzo, sui quali poi si possono imporre soft ed hard limit. Ciascuna di queste risorse è identificata da un nome, e se ne può anche controllare l'utilizzo, le impostazioni e l'eventuale superamento dei limiti nel file /proc/user_beancounters. 
216 26 Amministratore Truelite
217 7 Amministratore Truelite
Ad esempio se la RAM disponibile in un VE è insufficiente, e se ne vuole aumentare la disponibilità con un limite fra 512M e 1G si potrà utilizzare il comando:
218 26 Amministratore Truelite
<pre>
219 1 Amministratore Truelite
vzctl set 100 --privvmpages 512M:1G --save
220 26 Amministratore Truelite
</pre>
221 32 Simone Piccardi
se non si vogliono imporre limiti si potrà usare il valore speciale unlimited al posto del valore numerico. 
222 7 Amministratore Truelite
223 26 Amministratore Truelite
Oltre alle risorse associate ai  _bean counters_ si possono impostare limiti anche su altre risorse generiche come lo spazio disco operando allo stesso modo con ulteriori parametri; se ad esempio si vuole impostare un limite sullo spazio disco totale si potrà usare il comando: 
224 1 Amministratore Truelite
<pre>
225 7 Amministratore Truelite
vzctl set 100 --save --diskspace 10G
226 26 Amministratore Truelite
</pre>
227 32 Simone Piccardi
e dopo averlo utilizzato il VE vedrà il valore impostato come totale, anche in seguito all'esecuzione del comando df. 
228 10 Amministratore Truelite
229
230 26 Amministratore Truelite
h2. Creazione manuale di un template
231
232 32 Simone Piccardi
Nel caso si voglia creare un proprio template si potrà, nel caso di Debian, ricorrere a deboostrap, in questo caso il primo passo è installarlo nel sistema ospite con:
233 26 Amministratore Truelite
<pre>
234 1 Amministratore Truelite
aptitude install deboostrap
235 6 Amministratore Truelite
</pre>
236 26 Amministratore Truelite
poi si potrà creare un ambiente iniziale con:
237 8 Amministratore Truelite
<pre>
238 26 Amministratore Truelite
debootstrap --arch amd64 lenny /var/lib/vz/private/100 http://ftp.it.debian.org/debian
239 8 Amministratore Truelite
</pre>
240 1 Amministratore Truelite
(si usi il valore di architettura adeguato alla propria macchina). Questo preparerà i file per un VE con id 100; una volta completato il comando occorrerà generare una opportuna configurazione per lo stesso con:
241 8 Amministratore Truelite
<pre>
242 26 Amministratore Truelite
vzctl set 100 --applyconfig vps.basic --save
243 10 Amministratore Truelite
</pre>
244 32 Simone Piccardi
inoltre occorrerà aggiungere alla configurazione del VE la variabile OSTEMPLATE con: 
245 26 Amministratore Truelite
<pre>
246 8 Amministratore Truelite
echo 'OSTEMPLATE="debian"' >> /etc/vz/conf/100.conf
247 26 Amministratore Truelite
</pre>
248 8 Amministratore Truelite
infine si potrà configurare la rete come visto in precedenza per poter operare all'interno dello stesso.
249
250 32 Simone Piccardi
Prima di avviare il nuovo VE occorrerà però eseguire alcune correzioni per adattare quanto installato da deboostrap ad un ambiente che non corrisponde ad una vera macchina, in particolare si dovranno rimuovere le console virtuali da /etc/inittab, bloccare la scrittura sincrona sul syslog ed usare /proc/mounts al posto di /etc/mtab, e cancellare tutti gli pacchetti non necessari (come quanto relativo ad udev e a al kernel), questo si può ottenere con i comandi: 
251 26 Amministratore Truelite
<pre>
252 8 Amministratore Truelite
sed -i -e '/getty/d' /var/lib/vz/private/100/etc/inittab
253
sed -i -e 's@\([[:space:]]\)\(/var/log/\)@\1-\2@' /var/lib/vz/private/100/etc/*syslog.conf
254 10 Amministratore Truelite
rm -f /var/lib/vz/private/100/etc/mtab
255 8 Amministratore Truelite
ln -s /proc/mounts /var/lib/vz/private/100/etc/mtab
256 26 Amministratore Truelite
</pre>
257 14 Amministratore Truelite
258 8 Amministratore Truelite
A questo punto si potrà far partire il nostro VE e completare le operazioni di aggiornamento e  pulizia dal suo interno, per questo si eseguano i comandi:
259 26 Amministratore Truelite
<pre>
260 8 Amministratore Truelite
apt-get update
261 13 Amministratore Truelite
apt-get upgrade
262 8 Amministratore Truelite
apt-get clean
263
dpkg --purge module-init-tools
264
apt-get remove --purge XXX (lista di altra roba da completare)
265
update-rc.d -f klogd remove
266 26 Amministratore Truelite
</pre>
267 8 Amministratore Truelite
e si rimuova tutto quello ritenuto non necessario. 
268
269 26 Amministratore Truelite
Una volta completata la pulizia all'interno si potrà uscire e passare alla creazione del _template_, per questo però occorre prima rimuovere i dati di indirizzo e DNS inseriti per consentire al nostro VE di accedere ad internet, per questo si faccia:
270
<pre>
271 1 Amministratore Truelite
vzctl stop 100
272 18 Amministratore Truelite
vzctl set 100 --ipdel all --save
273
echo > /vz/private/100/etc/resolv.conf
274
rm /vz/private/100/etc/hostname
275 26 Amministratore Truelite
</pre>
276
e poi si potrò creare l'immagine del _template_ con:
277
<pre>
278 18 Amministratore Truelite
cd /vz/private/100/
279
tar --numeric-owner -zcf /vz/template/cache/debian-5.0-x86_64-minimal.tar.gz .
280 26 Amministratore Truelite
</pre>
281 18 Amministratore Truelite
ed a questo punto una volta creato il link simbolico:
282 26 Amministratore Truelite
<pre>
283 18 Amministratore Truelite
ln -sf debian-5.0-x86_64-minimal.tar.gz debian.tar.gz
284 26 Amministratore Truelite
</pre>
285 18 Amministratore Truelite
si potrà creare un nuovo VE con:
286 1 Amministratore Truelite
<pre>
287 26 Amministratore Truelite
vzctl create 101
288 1 Amministratore Truelite
</pre>
289
e verificare che funziona con:
290 26 Amministratore Truelite
<pre>
291 1 Amministratore Truelite
vzctl start 101 
292 26 Amministratore Truelite
vzctl enter 101 
293 1 Amministratore Truelite
</pre>
294
295
296 26 Amministratore Truelite
h2. Dump e backup
297 1 Amministratore Truelite
298 32 Simone Piccardi
Un'altro programma molto utile per la gestione dei VE è vzdump, il pacchetto Debian è disponibile solo da Squeeze, ma può essere facilmente installato (almeno fino alla versione 1.2.4-2) anche su Lenny. Il comando consente di creare un dump di un VE, anche attivo, che può essere poi facilmente ripristinato con il comando vzrestore.
299 26 Amministratore Truelite
300 32 Simone Piccardi
Esistono tre modalità diverse di eseguire il comando, ma quelle realmente significative sono due. La migliore è quella attivata con l'opzione --snapshot ma richiede che i file siano stati installati su un volume logico e che sia disponibile LVM ed in tal caso il dump sarà fatto senza downtime. L'altra alternativa è usare --suspend, in tal caso verranno fatti due cicli di rsync sospendendo la macchina solo per il secondo ciclo, in modo da minimizzare il downtime. Questo secondo metodo ha il vantaggio che si può usare sempre, ma porta ad un limitato tempo di fermo per la macchina.
301 26 Amministratore Truelite
302 1 Amministratore Truelite
Per eseguire un dump basta indicare il VEID del VE che si vuole salvare, non indicando nulla saranno salvati tutti quelli presenti. Ad esempio si potrà salvare la precedente macchina virtuale con:
303 26 Amministratore Truelite
<pre>
304 1 Amministratore Truelite
vzdump --snapshot 101
305 26 Amministratore Truelite
</pre>
306 32 Simone Piccardi
e verranno creati un .tar ed un .log in /var/lib/vz/dump/, con nomi nella forma: 
307 26 Amministratore Truelite
<pre>
308 1 Amministratore Truelite
vzdump-openvz-VEID-YYYY_MM_DD-HH_MM_SS
309 26 Amministratore Truelite
</pre>