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UsareLetsEncrypt » History » Version 36

Simone Piccardi, 05/07/2024 04:00 PM

1 9 Simone Piccardi
h1. Usare Let's Encrypt
2 1 Simone Piccardi
3 14 Elena Grandi
{{>toc}}
4
5
h2. Installazione
6
7 36 Simone Piccardi
h3. Panoramica
8
9
L'uso dei certificati SSL è ormai divenuto uno dei passi fondamentali nella gestione della sicurezza della rete, non solo per i siti web, in quanto consente sia di cifrare le connessioni, evitando una possibile intercettazione dei dati, che di identificare l'autenticità del corrispondente, garantendono opportunamente l'identità. A lungo però il loro impiego era strettamente legato all'acquisto degli stessi presso una Certification Authority, a titolo talvolta anche molto oneroso. Inoltre l'utilizzo di 
10
11 22 Simone Piccardi
h3. Installazione da pacchetti
12 1 Simone Piccardi
13 32 Simone Piccardi
Per l'uso della nuova Certification Authority libera e gratuita promossa da EFF, Mozilla e molti altri, il meccanismo più semplice è quello di installare i pacchetti della distribuzione, disponibili in Debian a partire da Jessie (nei backports) e direttamente con Stretch. Pertanto se necessario occorrerà abilitare @jessie-backports@ in @sources.list@, quindi eseguire:
14 16 Elena Grandi
15 1 Simone Piccardi
<pre>
16
apt-get install python-certbot-apache -t jessie-backports
17
</pre>
18
19 32 Simone Piccardi
mentre con Stretch sarà sufficiente:
20
21
<pre>
22
apt-get install certbot
23
</pre>
24
25 24 Simone Piccardi
questo renderà disponibile il comando @certbot@. 
26
27 22 Simone Piccardi
h3. Installazione dal repository ufficiale
28 1 Simone Piccardi
29 22 Simone Piccardi
In alternativa, per distribuzioni più vecchie o senza disponibilità dei pacchetti già pronti, è possibile usare direttamente la versione distribuita tramite il repository ufficiale, ottenibile con @git@ (che dovrà essere installato a sua volta se non presente) eseguendo:
30 16 Elena Grandi
31 1 Simone Piccardi
<pre>
32 16 Elena Grandi
git clone https://github.com/certbot/certbot
33 1 Simone Piccardi
</pre>
34 11 Simone Piccardi
35 22 Simone Piccardi
Per verificarne il funzionamento occorrerà porsi nella directory in cui lo si è clonato il repository ufficiale e per fargli installare gli eventuali pacchetti mancanti si dovrà eseguire (da root):
36 1 Simone Piccardi
37
<pre>
38 16 Elena Grandi
cd certbot
39
./certbot-auto --help
40 11 Simone Piccardi
</pre>
41 1 Simone Piccardi
42 22 Simone Piccardi
Il programma inoltre si autoaggiornerà ad ogni esecuzione, e se lanciato senza argomenti cercherà di eseguire una installazione automatica, la verifica della richiesta per poter emettere i certificati ed infine anche la configurazione del web server per usare i certificati ottenuti, fornendo indicazioni qualora tutto ciò non sia possibile.
43 16 Elena Grandi
44 22 Simone Piccardi
Le modalità di utilizzo in questa forma completamente automatizzata dipendono infatti dalla disponibilità o meno di alcuni pacchetti nella propria distribuzione, ad esempio con Debian Wheezy non si può utilizzare l'autoconfigurazione automatica di Apache, mancando sufficiente supporto. Nel prosieguo tratteremo comunque soltanto la modalità di configurazione non automatica, coprendo con questo anche la configurazione di altri servizi che non siano i server web, come la posta elettronica o la messaggistica.
45 1 Simone Piccardi
46 16 Elena Grandi
h3. Note storiche
47 1 Simone Piccardi
48 24 Simone Piccardi
Le vecchie versioni del programma avevano come nome @letsencrypt@ anziché @certbot@; il funzionamento del comando, a parte alcune opzioni aggiuntive introdotte in un secondo tempo, è lo stesso per tutte le operazioni di base (come creazione e aggiornamento dei certificati), ma si ottiene usando @letsencrypt-auto@ anziché @certbot-auto@ (nei sorgenti comunque viene fornito anche @letsencrypt-auto@ come copia di @certbot-auto@). Negli esempi seguenti useremo l'invocazione assumendo una installazione da pacchetto e la presenza del comando @certbot@.
49 16 Elena Grandi
50 22 Simone Piccardi
51 14 Elena Grandi
h2. La generazione dei certificati
52 3 Simone Piccardi
53 1 Simone Piccardi
h3. Creazione del primo certificato
54
55 24 Simone Piccardi
In generale, quando non è possibile o non si vuole utilizzare la configurazione automatica dei servizi, e si deve ricorrere all'uso del sottocomando @certonly@, come indicato anche dal programma stesso se questi rileva che l'automatismo è impossibile:
56 1 Simone Piccardi
57
<pre>
58 16 Elena Grandi
root@holland:~/certbot# ./certbot-auto
59 1 Simone Piccardi
Checking for new version...
60
Requesting root privileges to run letsencrypt...
61
   /root/.local/share/letsencrypt/bin/letsencrypt
62
   No installers seem to be present and working on your system; fix that or try running letsencrypt with the "certonly" command
63
</pre>
64
65 22 Simone Piccardi
L'uso del sottocomando @certonly@ consente soltanto di ottenere i certificati, la configurazione dei servizi dovrà essere eseguita manualmente. Per emettere un certificato Let's Encrypt deve effettuare la validazione del dominio per cui questo viene richiesto, cosa che viene effettuata con una richiesta via web al dominio stesso, e l'uso di un meccanismo di _challenge and response_ basato sulla possibilità di scaricare un file dal quel dominio.
66 1 Simone Piccardi
67 22 Simone Piccardi
Questa procedura può essere realizzata direttamente dal programma se si usa dopo il comando @certonly@ l'opzione @--standalone@, che si incarica di far partire un servizio web sulla porta 80 o 443, ma in tal caso occorre fermare Apache o qualunque altro webserver che sia attivo sul dominio.
68 1 Simone Piccardi
69 23 Simone Piccardi
Si può evitare tutto questo utilizzando l'opzione @--webroot@ (o @-w@) se è disponibile l'accesso via web alla _document root_ del sito per cui si vuole ottenere il certificato, in tal caso infatti il programma crea i file necessari alla validazione sotto la directory @.well-known/acme-challenge/@, che però deve poter essere servita a chi la richiede da fuori; occorre pertanto verificare che la configurazione del server web mantenga accessibile questa directory, ed è in genere necessaria un configurazione ad hoc.
70 1 Simone Piccardi
71 22 Simone Piccardi
In questo caso deve essere indicata nella richiesta come argomento dell'opzione @-w@ la directory della _document root_, mentre il dominio (o i domini, se sono più di uno, nel qual caso saranno aggiunti allo stesso certificato come nomi alternativi) devono essere richiesti con l'opzione @-d@. 
72 1 Simone Piccardi
73 22 Simone Piccardi
Se si hanno diversi siti con diverse _document root_ in teoria si può eseguire l'operazione in un solo passo usando prima l'opzione @-w@ per indicare la prima _document root_ e poi l'opzione @-d@ per indicare relativo dominio, e così via per i successivi. Il comando infatti assume per ciascun dominio indicato con @-d@ si stia usando la directory indicata con l'ultima occorrenza precedente di @-w@. In questo caso tutte le _document root_ dovranno essere egualmente accessibili. Alternativamente si potrà ripetere l'operazione separatamente per ciascun dominio. Si tenga presente che in questo caso saranno generati altrettanti certificati separati.
74
75 23 Simone Piccardi
Siccome tutto questo risulta scomodo e non è sempre applicabile, è possibile usare una unica directory per tutti i domini, anche se questa non corrisponde alla loro _document root_, consentendo l'accesso via web alla stessa in maniera generica (vedremo come farlo con le configurazioni descritte in seguito). Questa è anche la modalità consigliata dal progetto, assumeremo pertanto che si stia usando una configurazione adeguata e che la directory utilizzata per ospitare i file della _challenge and response_ di @.well-known/acme-challenge@ sia @/var/www/letsencrypt/@.
76 22 Simone Piccardi
77 1 Simone Piccardi
Se pertanto si vuole ottenere il certificato per il dominio @mail.truelite.it@ il comando da usare sarà:
78 22 Simone Piccardi
79 16 Elena Grandi
<pre>
80 24 Simone Piccardi
# certbot certonly --webroot -w /var/www/letsencrypt/ -d mail.truelite.it
81 1 Simone Piccardi
[...]
82
IMPORTANT NOTES:
83
 - Congratulations! Your certificate and chain have been saved at
84
   /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/fullchain.pem. Your cert will
85
   expire on 2016-07-07. To obtain a new version of the certificate in
86
   the future, simply run Let's Encrypt again.
87
 - If you lose your account credentials, you can recover through
88
   e-mails sent to xxx@truelite.it.
89
 - Your account credentials have been saved in your Let's Encrypt
90
   configuration directory at /etc/letsencrypt. You should make a
91
   secure backup of this folder now. This configuration directory will
92
   also contain certificates and private keys obtained by Let's
93
   Encrypt so making regular backups of this folder is ideal.
94
 - If you like Let's Encrypt, please consider supporting our work by:
95
96
   Donating to ISRG / Let's Encrypt:   https://letsencrypt.org/donate
97
   Donating to EFF:                    https://eff.org/donate-le
98
</pre>
99
100 22 Simone Piccardi
La prima volta che lo si esegue su per un dominio verrà richiesta una email di contatto (per comunicazione e recupero delle chiavi) e la prima volta che lo si esegue su una macchina si dovranno anche accettare le condizioni di Let's Encrypt. Questo comando creerà un certificato per il solo dominio @mail.truelite.it@; se un certificato deve essere valido per più domini, si possono salvare in un file, nell'esempio @valid_hosts.txt@ (un dominio per riga) ed usare il comando:
101 1 Simone Piccardi
102
<pre>
103 35 Simone Piccardi
# certbot certonly --webroot -w /var/www/letsencrypt/ -d $(xargs < domainlist.txt | sed 's/ /,/g')
104 1 Simone Piccardi
</pre>
105
106 22 Simone Piccardi
oppure lo si può invocare nella forma:
107 12 Elena Grandi
108 22 Simone Piccardi
<pre>
109 24 Simone Piccardi
# certbot certonly --webroot -w /var/www/letsencrypt/ -d mail.truelite.it -d smtp.truelite.it ...
110 22 Simone Piccardi
</pre>
111
112
I certificati rilasciati durano tre mesi, e vengono installati sotto @/etc/letsencrypt/live@ in una directory corrispondente al nome a dominio indicato per primo (se sono più di uno); nel caso saranno sotto @/etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/@.
113 1 Simone Piccardi
114
115 21 Simone Piccardi
h3. Aggiunta di nuovi certificati distinti
116 1 Simone Piccardi
117 32 Simone Piccardi
Se si utilizza SNI (oggi utilizzabile con tutti i browser, ma non utilizzabile con servizi diversi dal web), e si vogliono avere certificati distinti per domini distinti, basterà ripetere il comando per ciascuno di essi. Ogni invocazione successiva con nomi a dominio diversi si limiterà a creare i certificati richiesti in maniera distinta, pertanto con qualcosa del tipo:
118 1 Simone Piccardi
119
<pre>
120 24 Simone Piccardi
# certbot certonly --webroot -w /var/www/letsencrypt/ -d bd2.truelite.it 
121 1 Simone Piccardi
Checking for new version...
122
Requesting root privileges to run letsencrypt...
123
   /root/.local/share/letsencrypt/bin/letsencrypt certonly --webroot -w /var/www/letsencrypt/ -d bd2.truelite.it
124
125
IMPORTANT NOTES:
126
 - Congratulations! Your certificate and chain have been saved at
127
   /etc/letsencrypt/live/bd2.truelite.it/fullchain.pem. Your cert will
128
   expire on 2016-07-07. To obtain a new version of the certificate in
129
   the future, simply run Let's Encrypt again.
130
 - If you like Let's Encrypt, please consider supporting our work by:
131
132
   Donating to ISRG / Let's Encrypt:   https://letsencrypt.org/donate
133
   Donating to EFF:                    https://eff.org/donate-le
134
</pre>
135
136 22 Simone Piccardi
Si otterrà un'altro certificato, posto stavolta sotto @/etc/letsencrypt/live/bd2.truelite.it@. 
137 1 Simone Piccardi
138 31 Simone Piccardi
Con lo script @listlecert.sh@ allegato si può stampare un elenco dei certificati creati, e dei domini da essi coperti, ma le versioni correnti di @certbot@ supportano l'uso del comando @certbot certificates@ che stampa un elenco con tutti i dettagli comprese le data di scadenza ed i pathname dei file.
139 1 Simone Piccardi
140 22 Simone Piccardi
141 1 Simone Piccardi
h2. Gestione dei certificati
142 22 Simone Piccardi
143
h3. Aggiunta di un nuovo dominio ad un certificato esistente
144
145
Qualora si voglia aggiungere un nuovo dominio ad un certificato esistente basterà ripetere l'invocazione del comando aggiungendo il nuovo dominio con una ulteriore opzione @-d@, ad esempio:
146
147
<pre>
148 24 Simone Piccardi
# certbot certonly --webroot -w /var/www/letsencrypt/ -d mail.truelite.it -d rainloop.truelite.it
149 22 Simone Piccardi
Saving debug log to /var/log/letsencrypt/letsencrypt.log
150
151
-------------------------------------------------------------------------------
152
You have an existing certificate that contains a portion of the domains you
153
requested (ref: /etc/letsencrypt/renewal/mail.truelite.it.conf)
154
155
It contains these names: mail.truelite.it
156
157
You requested these names for the new certificate: mail.truelite.it,
158
rainloop.truelite.it.
159
160
Do you want to expand and replace this existing certificate with the new
161
certificate?
162
-------------------------------------------------------------------------------
163
(E)xpand/(C)ancel: E
164
Renewing an existing certificate
165
...
166
</pre>
167 1 Simone Piccardi
168 22 Simone Piccardi
In questo caso verrà chiesto se espandere il certificato presente, e scegliendo il default (E) questo verrà aggiunto. Si tenga presente che perché l'espansione funzioni occorre indicare nella richiesta tutti i domini già presenti nel certificato corrente, altrimenti verrà creata una versione alternativa (e distinta) con solo quelli elencati.
169
170
h3. Rimozione di certificati non più raggiungibili
171
172
Nel caso si siano richiesti certificati con più nomi di dominio e alcuni di questi non fossero più verificabili (in quanto non più raggiungibili, o spostati su altra macchina) si riceverà un errore in fase di rinnovo. È possibile ovviare al problema usando l'opzione @--allow-subset-of-names@ per rinnovare un certificato valido solo per il sottoinsieme di domini ancora verificabili:
173
174
<pre>
175 24 Simone Piccardi
# certbot renew --allow-subset-of-names
176 22 Simone Piccardi
</pre>
177
178 1 Simone Piccardi
tutti i domini non verificati verranno quindi rimossi dal certificato, e i rinnovi successivi andranno a buon fine anche senza tale opzione.
179 22 Simone Piccardi
180
Ovviamente, si deve avere cura di non lanciare questo comando in caso di non raggiungibilità _temporanea_ di alcuni dei domini, ed è quindi opportuno non usare questa opzione in contesti automatizzati.
181
182 34 Simone Piccardi
h3. Cancellazione di un certificato
183
184
Qualora si voglia eliminare un certificato, ad esempio perché il nome principale con cui lo si è creato non è più in uso, occorre usare il comando @cerbot delete@ e selezionare dalla lista se sono più di uno, o eventualmente indicare il nome con l'opzione @--cert-name@.
185
186 19 Simone Piccardi
h3. Modifica delle informazioni di registrazione
187
188
Qualora si vogliano modificare le informazioni inserite in fase di registrazione, in particolare qualora si voglia cambiare l'email a cui il progetto invia gli avvisi in caso di mancato rinnovo e le eventuali comunicazioni sul servizio, il comando da usare è il seguente:
189
190
<pre>
191 24 Simone Piccardi
# certbot register --update-registration --email nuovaemail@truelite.it 
192 19 Simone Piccardi
Saving debug log to /var/log/letsencrypt/letsencrypt.log
193
194
-------------------------------------------------------------------------------
195
Would you be willing to share your email address with the Electronic Frontier
196
Foundation, a founding partner of the Let's Encrypt project and the non-profit
197
organization that develops Certbot? We'd like to send you email about EFF and
198
our work to encrypt the web, protect its users and defend digital rights.
199
-------------------------------------------------------------------------------
200
(Y)es/(N)o: y
201
202
IMPORTANT NOTES:
203 1 Simone Piccardi
 - Your e-mail address was updated to nuovaemail@truelite.it.
204 19 Simone Piccardi
</pre>
205 23 Simone Piccardi
206 19 Simone Piccardi
207 1 Simone Piccardi
h2. Configurazioni per consentire la validazione
208
209
Come accennato per effettuare la validazione del dominio con la modalità @--webroot@ è necessario che siano raggiungibili i contenuti corrispondenti alla URL:
210
211
<pre>
212
http://mio.dominio.it/.well-known/acme-challenge/xxx
213 14 Elena Grandi
</pre>
214 1 Simone Piccardi
215 14 Elena Grandi
cosa che può dipendere dalla configurazione del proprio webserver.
216
217
h3. Nginx
218
219 1 Simone Piccardi
Nel caso di Nginx la modalità suggerita per consentire questa configurazione è creare un frammento di configurazione (nel caso @/etc/nginx/snippets/letsencrypt-acme-challenge.conf@) contenente le direttive necessarie per consentire l'accesso: 
220
221
<pre>
222
location ^~ /.well-known/acme-challenge/ {
223
    default_type "text/plain";
224
    root         /var/www/letsencrypt;
225
}
226
location = /.well-known/acme-challenge/ {
227
    return 404;
228
}
229 9 Simone Piccardi
</pre>
230 1 Simone Piccardi
231
queste istruzioni consentono di eseguire la validazione indicando come @webroot@ la directory @/var/www/letsencrypt@, posto che il frammento di cui sopra sia stato incluso come prima direttiva nelle configurazioni dei virtual host coinvolti (basta anche inserirlo solo nelle direttive in chiaro), ad esempio con qualcosa del tipo:
232
233
<pre>
234
server {
235
        listen 80;
236
        root /var/www/html;
237
        server_name bd.truelite.it;
238
        include /etc/nginx/snippets/letsencrypt-acme-challenge.conf;
239
        location / {
240
            rewrite ^/(.*)$ https://bd.truelite.it/$1 permanent;
241
        }       
242
}
243 14 Elena Grandi
</pre>
244
245 1 Simone Piccardi
h3. Apache
246
247 32 Simone Piccardi
Una analoga configurazione per Apache si può effettuare utilizzando il seguente frammento di configurazione:
248 11 Simone Piccardi
249
<pre>
250 1 Simone Piccardi
Alias /.well-known/acme-challenge/ /var/www/letsencrypt/.well-known/acme-challenge/
251
<Directory "/var/www/letsencrypt/.well-known/acme-challenge/">
252
    Options None
253
    AllowOverride None
254
    ForceType text/plain
255
    # avoid access to anything not resembling a challenge
256
    RedirectMatch 404 "^(?!/\.well-known/acme-challenge/[\w-]{43}$)"
257
</Directory>
258 6 Simone Piccardi
</pre>
259
260 33 Simone Piccardi
Con Debian da Jessie in poi lo si può inserire in  @/etc/apache2/conf-available/@ ed abilitare con @a2enconf@, con le versioni precedenti occorreva usare @/etc/apache2/conf.d@, per altre distribuzioni si utilizzi una posizione adeguata e lo si includa nella configurazione generale di Apache.
261 32 Simone Piccardi
262
Si tenga presente però che qualora si usi Apache come reverse proxy occorrerà anche inserire una opportuna eccezione alle regole di proxy per la suddetta URL, in sostanza si dovrà aggiungere alla configurazione del virtual host una riga:
263 6 Simone Piccardi
264 1 Simone Piccardi
<pre>
265
ProxyPass /.well-known/acme-challenge !
266
</pre>
267
268 17 Simone Piccardi
Infine, quando si forza la redirezione su SSL delle connessioni in chiaro, occorre evitare che questo avvenga anche per le richieste di Let's Encrypt, pertanto occorrerà sostituire una eventuale direttiva di redirezione generica come la seguente:
269
270
<pre>
271 26 Simone Piccardi
<VirtualHost *:80>
272 17 Simone Piccardi
    ServerName ci.truelite.it
273
    Redirect permanent / https://ci.truelite.it/
274
</VirtualHost>
275
</pre>
276
277
con una più specifica che escluda la redirezione per la URL utilizzata da Let's Encrypt:
278
279
<pre>
280 26 Simone Piccardi
<VirtualHost *:80>
281 17 Simone Piccardi
    ServerName ci.truelite.it
282
    RedirectMatch 301 ^/((?!.well-known\/acme-challenge).*)$ https://ci.truelite.it/$1
283
</VirtualHost>
284
</pre>
285
286 27 Simone Piccardi
Se si vuole ottenere lo stesso risultato con il virtualhost di default di Apache, non è più possibile utilizzare @RedirectMatch@ in quanto in tal caso non è noto a priori l'hostname con cui si viene contattati, si può però inserire una regola generica in @/etc/apache2/sites-available/000-default.conf@ con:
287
288
<pre>
289
<VirtualHost *:80>
290
        [...]
291
        RewriteEngine On
292
        RewriteCond %{HTTPS} off [OR] 
293
        RewriteRule ^/((?!.well-known\/acme-challenge).*)$ https://%{HTTP_HOST}/$1 [NC,R=301,L]
294
        [...]
295
</VirtualHost>
296
</pre>
297
298 1 Simone Piccardi
299
h2. Esempi di configurazione dei servizi
300
301 4 Simone Piccardi
Una volta completata la validazione del proprio dominio, nella directory di installazione dei certificati (@/etc/letsencrypt/live/mio.dominio.it@) vengono sempre creati i file:
302 1 Simone Piccardi
303
| *file*    | *contenuto* |
304
|cert.pem      | cerficato |
305
|chain.pem     | catena dalla CA |
306
|fullchain.pem | catena + certificato|
307 3 Simone Piccardi
|privkey.pem   | chiave privata |
308 1 Simone Piccardi
309
Dove @chain.pem@ è il certificato intermedio (o la catena di certificati intermedi) che validano @cert.pem@ che è il certificato del proprio dominio, mentre @fullchain.pem@ è l'insieme completo del certificato e della catena. Infine la chiave privata è in @privkey.pem@.
310
311 14 Elena Grandi
In qualunque configurazione occorre sempre fare riferimento a questi file, che sono link simbolici, in quanto @letsencrypt@ aggiornerà automaticamente gli stessi con la procedura di rinnovo automatico che vedremo più avanti.
312
313 1 Simone Piccardi
h3. Apache
314
315 25 Simone Piccardi
I file @cert.pem@ e @chain.pem@ sono quelli che si usano nella configurazione di Apache, che fino alla versione 2.2 li vuole separati, ad esempio con quelli ottenuti in precedenza la configurazione utilizzata è:
316 3 Simone Piccardi
317 1 Simone Piccardi
<pre>
318 14 Elena Grandi
SSLCertificateFile /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/cert.pem
319
SSLCertificateChainFile /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/chain.pem
320 5 Simone Piccardi
SSLCertificateKeyFile /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/privkey.pem
321 3 Simone Piccardi
</pre>
322 1 Simone Piccardi
323 25 Simone Piccardi
se invece si usa la versione 2.4 non è più necessario usare @SSLCertificateChainFile@ che è deprecata, e si deve invece passare ad usare il file @fullchain.pem@ che è l'insieme del certificato e di tutta la sua catena di firma con una configurazione del tipo:
324
325
<pre>
326
SSLCertificateFile /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/fullchain.pem
327
SSLCertificateKeyFile /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/privkey.pem
328
</pre>
329
330 1 Simone Piccardi
h3. Postfix
331
332 25 Simone Piccardi
333
Il file @fullchain.pem@ è quello che viene richiesto anche da Postfix, Dovecot e Nginx. Per Postfix occorrerà farvi riferimento in @/etc/postfix/main.cf@ con le direttive:
334 1 Simone Piccardi
335 14 Elena Grandi
<pre>
336
smtpd_tls_cert_file=/etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/fullchain.pem
337 5 Simone Piccardi
smtpd_tls_key_file=/etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/privkey.pem
338 3 Simone Piccardi
</pre>
339
340 5 Simone Piccardi
h3. Dovecot
341 3 Simone Piccardi
342
mentre per Dovecot di dovanno utilizzare in @/etc/dovecot/conf.d/90-user.conf@ le direttive:
343 1 Simone Piccardi
344 3 Simone Piccardi
<pre>
345
ssl_cert = </etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/fullchain.pem
346 1 Simone Piccardi
ssl_key = </etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/privkey.pem
347
</pre>
348 14 Elena Grandi
349
h3. Nginx
350 1 Simone Piccardi
351 9 Simone Piccardi
ed infine per Nginx si dovrà inserire nella configurazione del proprio virtual host qualcosa del tipo:
352 1 Simone Piccardi
353
<pre>
354
server {
355
   listen 443 ssl;
356
   server_name bd.truelite.it;
357
   root /var/www/html;
358
   ssl_certificate /etc/letsencrypt/live/bd.truelite.it/fullchain.pem;
359
   ssl_certificate_key /etc/letsencrypt/live/bd.truelite.it/privkey.pem;
360 20 Elena Grandi
   ...
361 1 Simone Piccardi
</pre>
362 10 Simone Piccardi
363 1 Simone Piccardi
h3. ejabberd
364
365
Infine per configurare ejabberd (server jabber) occorre generare dai file di Let's Encrypt un unico file contenente in testa la chiave privata (il programma non consente di specificarli separatamente), se pertanto @/etc/ejabberd/ejabberd.pem@ è il file usato dal programma, occorrerà rigenerarlo ogni volta che si generano o rinnovano i certificati con:
366
367 18 Simone Piccardi
<pre>
368 1 Simone Piccardi
cat /etc/letsencrypt/live/jabber.truelite.it/privkey.pem \
369
    /etc/letsencrypt/live/jabber.truelite.it/fullchain.pem > ejabberd.pem
370
</pre>
371
372
In tutti i casi deve essere effettuato un riavvio completo dei servizi.
373
374
h2. Il rinnovo dei certificati
375
376
La scadenza dei certificati emessi da Let's Encrypt è di tre mesi, ma una volta ottenuti questi possono essere facilmente rinnovati utilizzando il sottocomando @renew@, in particolare se si esegue il comando dopo averli ottenuti si otterrà qualcosa del tipo:
377
378
<pre>
379 24 Simone Piccardi
# certbot renew
380 1 Simone Piccardi
Checking for new version...
381
Requesting root privileges to run letsencrypt...
382
   /root/.local/share/letsencrypt/bin/letsencrypt renew
383
384 7 Simone Piccardi
-------------------------------------------------------------------------------
385 1 Simone Piccardi
Processing /etc/letsencrypt/renewal/mail.truelite.it.conf
386
-------------------------------------------------------------------------------
387
388 20 Elena Grandi
The following certs are not due for renewal yet:
389
  /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/fullchain.pem (skipped)
390
No renewals were attempted.
391
</pre>
392
393
la cosa si può automatizzare inserendo banalmente nel cron il comando, ad esempio creando il file @/etc/cron.d/letencrypt@ con il contenuto:
394
395
<pre>
396 24 Simone Piccardi
00 23 * * 6  root certbot renew
397 20 Elena Grandi
</pre>
398
399 24 Simone Piccardi
oppure usare lo script @le-renew@ allegato, che esegue anche il riavvio dei servizi quando rileva un aggiornamento dei certificati, avendo cura di adattarlo alle proprie esigenze; in tal caso il suggerimento è di inserirlo fra quelli di  @/etc/cron.weekly@.
400 28 Simone Piccardi
401
Nelle versioni più recenti del pacchetto viene installato un cron job @/etc/cron.d/certbot@ (non usato se la distibuzione usa systemd) ed un timer ed un service di @systemd@ che eseguono due volte al giorno il comando @certbot -q renew@. In tal caso non è necessario usare lo script allegato, ma si tenga conto che questo comando, da solo, non esegue altra azione che il rinnovo.
402
403 30 Simone Piccardi
E' comunque possibile inserire degli _hook_ da eseguire in caso di rinnovo. Questo si può fare esplicitamente nel comando, con @--renew-hook@ nelle vecchie versioni o con i vari @--pre-hook@, @--post-hook@ e @--deploy-hook@ (quest'ultimo equivalente di @--renew-hook@) nelle versioni più recenti. Per queste ultime si possono anche inserire gli script da eseguire sotto @/etc/letsencrypt/renewal-hooks@ nelle corrispondenti directory @deploy@, @pre@ e @post@. In tal caso gli script vengono eseguiti una volta per ogni certificato rinnovato, e si hanno le variabili @RENEWED_LINEAGE@ per indicare il certificato rinnovato e @RENEWED_DOMAINS@ per l'elenco dei domini (separto da spazi) in esso contenuti.