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UsareLetsEncrypt » History » Version 25

Simone Piccardi, 08/23/2017 04:16 PM

1 9 Simone Piccardi
h1. Usare Let's Encrypt
2 1 Simone Piccardi
3 14 Elena Grandi
{{>toc}}
4
5
h2. Installazione
6
7 22 Simone Piccardi
h3. Installazione da pacchetti
8 1 Simone Piccardi
9 16 Elena Grandi
Per l'uso della nuova Certification Authority libera e gratuita promossa da EFF, Mozilla e molti altri, il meccanismo più semplice è quello di installare i pacchetti della distribuzione, disponibili in Debian a partire da jessie-backports e stretch.
10
11 22 Simone Piccardi
Se necessario abilitare @jessie-backports@ in @sources.list@, quindi eseguire:
12 16 Elena Grandi
13 1 Simone Piccardi
<pre>
14 16 Elena Grandi
apt-get install python-certbot-apache -t jessie-backports
15 1 Simone Piccardi
</pre>
16
17 24 Simone Piccardi
questo renderà disponibile il comando @certbot@. 
18
19 22 Simone Piccardi
h3. Installazione dal repository ufficiale
20 1 Simone Piccardi
21 22 Simone Piccardi
In alternativa, per distribuzioni più vecchie o senza disponibilità dei pacchetti già pronti, è possibile usare direttamente la versione distribuita tramite il repository ufficiale, ottenibile con @git@ (che dovrà essere installato a sua volta se non presente) eseguendo:
22 16 Elena Grandi
23 1 Simone Piccardi
<pre>
24 16 Elena Grandi
git clone https://github.com/certbot/certbot
25 1 Simone Piccardi
</pre>
26 11 Simone Piccardi
27 22 Simone Piccardi
Per verificarne il funzionamento occorrerà porsi nella directory in cui lo si è clonato il repository ufficiale e per fargli installare gli eventuali pacchetti mancanti si dovrà eseguire (da root):
28 1 Simone Piccardi
29
<pre>
30 16 Elena Grandi
cd certbot
31
./certbot-auto --help
32 11 Simone Piccardi
</pre>
33 1 Simone Piccardi
34 22 Simone Piccardi
Il programma inoltre si autoaggiornerà ad ogni esecuzione, e se lanciato senza argomenti cercherà di eseguire una installazione automatica, la verifica della richiesta per poter emettere i certificati ed infine anche la configurazione del web server per usare i certificati ottenuti, fornendo indicazioni qualora tutto ciò non sia possibile.
35 16 Elena Grandi
36 22 Simone Piccardi
Le modalità di utilizzo in questa forma completamente automatizzata dipendono infatti dalla disponibilità o meno di alcuni pacchetti nella propria distribuzione, ad esempio con Debian Wheezy non si può utilizzare l'autoconfigurazione automatica di Apache, mancando sufficiente supporto. Nel prosieguo tratteremo comunque soltanto la modalità di configurazione non automatica, coprendo con questo anche la configurazione di altri servizi che non siano i server web, come la posta elettronica o la messaggistica.
37 1 Simone Piccardi
38 16 Elena Grandi
h3. Note storiche
39 1 Simone Piccardi
40 24 Simone Piccardi
Le vecchie versioni del programma avevano come nome @letsencrypt@ anziché @certbot@; il funzionamento del comando, a parte alcune opzioni aggiuntive introdotte in un secondo tempo, è lo stesso per tutte le operazioni di base (come creazione e aggiornamento dei certificati), ma si ottiene usando @letsencrypt-auto@ anziché @certbot-auto@ (nei sorgenti comunque viene fornito anche @letsencrypt-auto@ come copia di @certbot-auto@). Negli esempi seguenti useremo l'invocazione assumendo una installazione da pacchetto e la presenza del comando @certbot@.
41 16 Elena Grandi
42 22 Simone Piccardi
43 14 Elena Grandi
h2. La generazione dei certificati
44 3 Simone Piccardi
45 1 Simone Piccardi
h3. Creazione del primo certificato
46
47 24 Simone Piccardi
In generale, quando non è possibile o non si vuole utilizzare la configurazione automatica dei servizi, e si deve ricorrere all'uso del sottocomando @certonly@, come indicato anche dal programma stesso se questi rileva che l'automatismo è impossibile:
48 1 Simone Piccardi
49
<pre>
50 16 Elena Grandi
root@holland:~/certbot# ./certbot-auto
51 1 Simone Piccardi
Checking for new version...
52
Requesting root privileges to run letsencrypt...
53
   /root/.local/share/letsencrypt/bin/letsencrypt
54
   No installers seem to be present and working on your system; fix that or try running letsencrypt with the "certonly" command
55
</pre>
56
57 22 Simone Piccardi
L'uso del sottocomando @certonly@ consente soltanto di ottenere i certificati, la configurazione dei servizi dovrà essere eseguita manualmente. Per emettere un certificato Let's Encrypt deve effettuare la validazione del dominio per cui questo viene richiesto, cosa che viene effettuata con una richiesta via web al dominio stesso, e l'uso di un meccanismo di _challenge and response_ basato sulla possibilità di scaricare un file dal quel dominio.
58 1 Simone Piccardi
59 22 Simone Piccardi
Questa procedura può essere realizzata direttamente dal programma se si usa dopo il comando @certonly@ l'opzione @--standalone@, che si incarica di far partire un servizio web sulla porta 80 o 443, ma in tal caso occorre fermare Apache o qualunque altro webserver che sia attivo sul dominio.
60 1 Simone Piccardi
61 23 Simone Piccardi
Si può evitare tutto questo utilizzando l'opzione @--webroot@ (o @-w@) se è disponibile l'accesso via web alla _document root_ del sito per cui si vuole ottenere il certificato, in tal caso infatti il programma crea i file necessari alla validazione sotto la directory @.well-known/acme-challenge/@, che però deve poter essere servita a chi la richiede da fuori; occorre pertanto verificare che la configurazione del server web mantenga accessibile questa directory, ed è in genere necessaria un configurazione ad hoc.
62 1 Simone Piccardi
63 22 Simone Piccardi
In questo caso deve essere indicata nella richiesta come argomento dell'opzione @-w@ la directory della _document root_, mentre il dominio (o i domini, se sono più di uno, nel qual caso saranno aggiunti allo stesso certificato come nomi alternativi) devono essere richiesti con l'opzione @-d@. 
64 1 Simone Piccardi
65 22 Simone Piccardi
Se si hanno diversi siti con diverse _document root_ in teoria si può eseguire l'operazione in un solo passo usando prima l'opzione @-w@ per indicare la prima _document root_ e poi l'opzione @-d@ per indicare relativo dominio, e così via per i successivi. Il comando infatti assume per ciascun dominio indicato con @-d@ si stia usando la directory indicata con l'ultima occorrenza precedente di @-w@. In questo caso tutte le _document root_ dovranno essere egualmente accessibili. Alternativamente si potrà ripetere l'operazione separatamente per ciascun dominio. Si tenga presente che in questo caso saranno generati altrettanti certificati separati.
66
67 23 Simone Piccardi
Siccome tutto questo risulta scomodo e non è sempre applicabile, è possibile usare una unica directory per tutti i domini, anche se questa non corrisponde alla loro _document root_, consentendo l'accesso via web alla stessa in maniera generica (vedremo come farlo con le configurazioni descritte in seguito). Questa è anche la modalità consigliata dal progetto, assumeremo pertanto che si stia usando una configurazione adeguata e che la directory utilizzata per ospitare i file della _challenge and response_ di @.well-known/acme-challenge@ sia @/var/www/letsencrypt/@.
68 22 Simone Piccardi
69 1 Simone Piccardi
Se pertanto si vuole ottenere il certificato per il dominio @mail.truelite.it@ il comando da usare sarà:
70 22 Simone Piccardi
71 16 Elena Grandi
<pre>
72 24 Simone Piccardi
# certbot certonly --webroot -w /var/www/letsencrypt/ -d mail.truelite.it
73 1 Simone Piccardi
[...]
74
IMPORTANT NOTES:
75
 - Congratulations! Your certificate and chain have been saved at
76
   /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/fullchain.pem. Your cert will
77
   expire on 2016-07-07. To obtain a new version of the certificate in
78
   the future, simply run Let's Encrypt again.
79
 - If you lose your account credentials, you can recover through
80
   e-mails sent to xxx@truelite.it.
81
 - Your account credentials have been saved in your Let's Encrypt
82
   configuration directory at /etc/letsencrypt. You should make a
83
   secure backup of this folder now. This configuration directory will
84
   also contain certificates and private keys obtained by Let's
85
   Encrypt so making regular backups of this folder is ideal.
86
 - If you like Let's Encrypt, please consider supporting our work by:
87
88
   Donating to ISRG / Let's Encrypt:   https://letsencrypt.org/donate
89
   Donating to EFF:                    https://eff.org/donate-le
90
</pre>
91
92 22 Simone Piccardi
La prima volta che lo si esegue su per un dominio verrà richiesta una email di contatto (per comunicazione e recupero delle chiavi) e la prima volta che lo si esegue su una macchina si dovranno anche accettare le condizioni di Let's Encrypt. Questo comando creerà un certificato per il solo dominio @mail.truelite.it@; se un certificato deve essere valido per più domini, si possono salvare in un file, nell'esempio @valid_hosts.txt@ (un dominio per riga) ed usare il comando:
93 1 Simone Piccardi
94
<pre>
95 24 Simone Piccardi
# certbot certonly --webroot -w /var/www/letsencrypt/ -d $(xargs < valid_hosts.txt | sed 's/ /,/g')
96 1 Simone Piccardi
</pre>
97
98 22 Simone Piccardi
oppure lo si può invocare nella forma:
99 12 Elena Grandi
100 22 Simone Piccardi
<pre>
101 24 Simone Piccardi
# certbot certonly --webroot -w /var/www/letsencrypt/ -d mail.truelite.it -d smtp.truelite.it ...
102 22 Simone Piccardi
</pre>
103
104
I certificati rilasciati durano tre mesi, e vengono installati sotto @/etc/letsencrypt/live@ in una directory corrispondente al nome a dominio indicato per primo (se sono più di uno); nel caso saranno sotto @/etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/@.
105
106 1 Simone Piccardi
107 21 Simone Piccardi
h3. Aggiunta di nuovi certificati distinti
108 1 Simone Piccardi
109 22 Simone Piccardi
Se si utilizza SNI, e si vogliono avere certificati distinti per domini distinti, basterà ripetere il comando per ciascuno di essi. Ogni invocazione successiva con nomi a dominio diversi si limiterà a creare i certificati richiesti in maniera distinta, pertanto con qualcosa del tipo:
110 1 Simone Piccardi
111
<pre>
112 24 Simone Piccardi
# certbot certonly --webroot -w /var/www/letsencrypt/ -d bd2.truelite.it 
113 1 Simone Piccardi
Checking for new version...
114
Requesting root privileges to run letsencrypt...
115
   /root/.local/share/letsencrypt/bin/letsencrypt certonly --webroot -w /var/www/letsencrypt/ -d bd2.truelite.it
116
117
IMPORTANT NOTES:
118
 - Congratulations! Your certificate and chain have been saved at
119
   /etc/letsencrypt/live/bd2.truelite.it/fullchain.pem. Your cert will
120
   expire on 2016-07-07. To obtain a new version of the certificate in
121
   the future, simply run Let's Encrypt again.
122
 - If you like Let's Encrypt, please consider supporting our work by:
123
124
   Donating to ISRG / Let's Encrypt:   https://letsencrypt.org/donate
125
   Donating to EFF:                    https://eff.org/donate-le
126
</pre>
127
128 22 Simone Piccardi
Si otterrà un'altro certificato, posto stavolta sotto @/etc/letsencrypt/live/bd2.truelite.it@. 
129 1 Simone Piccardi
130 22 Simone Piccardi
Con lo script @listlecert.sh@ allegato si può stampare un elenco dei certificati creati, e dei domini da essi coperti.
131 1 Simone Piccardi
132 22 Simone Piccardi
133 1 Simone Piccardi
h2. Gestione dei certificati
134 22 Simone Piccardi
135
h3. Aggiunta di un nuovo dominio ad un certificato esistente
136
137
Qualora si voglia aggiungere un nuovo dominio ad un certificato esistente basterà ripetere l'invocazione del comando aggiungendo il nuovo dominio con una ulteriore opzione @-d@, ad esempio:
138
139
<pre>
140 24 Simone Piccardi
# certbot certonly --webroot -w /var/www/letsencrypt/ -d mail.truelite.it -d rainloop.truelite.it
141 22 Simone Piccardi
Saving debug log to /var/log/letsencrypt/letsencrypt.log
142
143
-------------------------------------------------------------------------------
144
You have an existing certificate that contains a portion of the domains you
145
requested (ref: /etc/letsencrypt/renewal/mail.truelite.it.conf)
146
147
It contains these names: mail.truelite.it
148
149
You requested these names for the new certificate: mail.truelite.it,
150
rainloop.truelite.it.
151
152
Do you want to expand and replace this existing certificate with the new
153
certificate?
154
-------------------------------------------------------------------------------
155
(E)xpand/(C)ancel: E
156
Renewing an existing certificate
157
...
158
</pre>
159 1 Simone Piccardi
160 22 Simone Piccardi
In questo caso verrà chiesto se espandere il certificato presente, e scegliendo il default (E) questo verrà aggiunto. Si tenga presente che perché l'espansione funzioni occorre indicare nella richiesta tutti i domini già presenti nel certificato corrente, altrimenti verrà creata una versione alternativa (e distinta) con solo quelli elencati.
161
162
h3. Rimozione di certificati non più raggiungibili
163
164
Nel caso si siano richiesti certificati con più nomi di dominio e alcuni di questi non fossero più verificabili (in quanto non più raggiungibili, o spostati su altra macchina) si riceverà un errore in fase di rinnovo. È possibile ovviare al problema usando l'opzione @--allow-subset-of-names@ per rinnovare un certificato valido solo per il sottoinsieme di domini ancora verificabili:
165
166
<pre>
167 24 Simone Piccardi
# certbot renew --allow-subset-of-names
168 22 Simone Piccardi
</pre>
169
170 1 Simone Piccardi
tutti i domini non verificati verranno quindi rimossi dal certificato, e i rinnovi successivi andranno a buon fine anche senza tale opzione.
171 22 Simone Piccardi
172
Ovviamente, si deve avere cura di non lanciare questo comando in caso di non raggiungibilità _temporanea_ di alcuni dei domini, ed è quindi opportuno non usare questa opzione in contesti automatizzati.
173
174 19 Simone Piccardi
h3. Modifica delle informazioni di registrazione
175
176
Qualora si vogliano modificare le informazioni inserite in fase di registrazione, in particolare qualora si voglia cambiare l'email a cui il progetto invia gli avvisi in caso di mancato rinnovo e le eventuali comunicazioni sul servizio, il comando da usare è il seguente:
177
178
<pre>
179 24 Simone Piccardi
# certbot register --update-registration --email nuovaemail@truelite.it 
180 19 Simone Piccardi
Saving debug log to /var/log/letsencrypt/letsencrypt.log
181
182
-------------------------------------------------------------------------------
183
Would you be willing to share your email address with the Electronic Frontier
184
Foundation, a founding partner of the Let's Encrypt project and the non-profit
185
organization that develops Certbot? We'd like to send you email about EFF and
186
our work to encrypt the web, protect its users and defend digital rights.
187
-------------------------------------------------------------------------------
188
(Y)es/(N)o: y
189
190
IMPORTANT NOTES:
191 1 Simone Piccardi
 - Your e-mail address was updated to nuovaemail@truelite.it.
192 19 Simone Piccardi
</pre>
193 23 Simone Piccardi
194 19 Simone Piccardi
195 1 Simone Piccardi
h2. Configurazioni per consentire la validazione
196
197
Come accennato per effettuare la validazione del dominio con la modalità @--webroot@ è necessario che siano raggiungibili i contenuti corrispondenti alla URL:
198
199
<pre>
200
http://mio.dominio.it/.well-known/acme-challenge/xxx
201 14 Elena Grandi
</pre>
202 1 Simone Piccardi
203 14 Elena Grandi
cosa che può dipendere dalla configurazione del proprio webserver.
204
205
h3. Nginx
206
207 1 Simone Piccardi
Nel caso di Nginx la modalità suggerita per consentire questa configurazione è creare un frammento di configurazione (nel caso @/etc/nginx/snippets/letsencrypt-acme-challenge.conf@) contenente le direttive necessarie per consentire l'accesso: 
208
209
<pre>
210
location ^~ /.well-known/acme-challenge/ {
211
    default_type "text/plain";
212
    root         /var/www/letsencrypt;
213
}
214
location = /.well-known/acme-challenge/ {
215
    return 404;
216
}
217 9 Simone Piccardi
</pre>
218 1 Simone Piccardi
219
queste istruzioni consentono di eseguire la validazione indicando come @webroot@ la directory @/var/www/letsencrypt@, posto che il frammento di cui sopra sia stato incluso come prima direttiva nelle configurazioni dei virtual host coinvolti (basta anche inserirlo solo nelle direttive in chiaro), ad esempio con qualcosa del tipo:
220
221
<pre>
222
server {
223
        listen 80;
224
        root /var/www/html;
225
        server_name bd.truelite.it;
226
        include /etc/nginx/snippets/letsencrypt-acme-challenge.conf;
227
        location / {
228
            rewrite ^/(.*)$ https://bd.truelite.it/$1 permanent;
229
        }       
230
}
231 14 Elena Grandi
</pre>
232
233 1 Simone Piccardi
h3. Apache
234
235
una analoga configurazione per Apache si può effettuare inserendo in @/etc/apache2/conf.d@ (o con Jessie in @/etc/apache2/conf-available/@ per poi abilitarlo con @a2enconf@) il seguente frammento di configurazione:
236 11 Simone Piccardi
237
<pre>
238 1 Simone Piccardi
Alias /.well-known/acme-challenge/ /var/www/letsencrypt/.well-known/acme-challenge/
239
<Directory "/var/www/letsencrypt/.well-known/acme-challenge/">
240
    Options None
241
    AllowOverride None
242
    ForceType text/plain
243
    # avoid access to anything not resembling a challenge
244 6 Simone Piccardi
    RedirectMatch 404 "^(?!/\.well-known/acme-challenge/[\w-]{43}$)"
245
</Directory>
246
</pre>
247
248
Si tenga presente però che quando si usa Apache come reverse proxy occorrerà anche inserire una opportuna eccezione alle regole di proxy per la suddetta URL, in sostanza si dovrà aggiungere alla configurazione del virtual host una riga:
249
250 1 Simone Piccardi
<pre>
251
ProxyPass /.well-known/acme-challenge !
252
</pre>
253
254 17 Simone Piccardi
Infine, quando si forza la redirezione su SSL delle connessioni in chiaro, occorre evitare che questo avvenga anche per le richieste di Let's Encrypt, pertanto occorrerà sostituire una eventuale direttiva di redirezione generica come la seguente:
255
256
<pre>
257
VirtualHost *:80>
258
    ServerName ci.truelite.it
259
    Redirect permanent / https://ci.truelite.it/
260
</VirtualHost>
261
</pre>
262
263
con una più specifica che escluda la redirezione per la URL utilizzata da Let's Encrypt:
264
265
<pre>
266
VirtualHost *:80>
267
    ServerName ci.truelite.it
268
    RedirectMatch 301 ^/((?!.well-known\/acme-challenge).*)$ https://ci.truelite.it/$1
269
</VirtualHost>
270
</pre>
271
272 1 Simone Piccardi
273
h2. Esempi di configurazione dei servizi
274
275 4 Simone Piccardi
Una volta completata la validazione del proprio dominio, nella directory di installazione dei certificati (@/etc/letsencrypt/live/mio.dominio.it@) vengono sempre creati i file:
276 1 Simone Piccardi
277
| *file*    | *contenuto* |
278
|cert.pem      | cerficato |
279
|chain.pem     | catena dalla CA |
280
|fullchain.pem | catena + certificato|
281 3 Simone Piccardi
|privkey.pem   | chiave privata |
282 1 Simone Piccardi
283
Dove @chain.pem@ è il certificato intermedio (o la catena di certificati intermedi) che validano @cert.pem@ che è il certificato del proprio dominio, mentre @fullchain.pem@ è l'insieme completo del certificato e della catena. Infine la chiave privata è in @privkey.pem@.
284
285 14 Elena Grandi
In qualunque configurazione occorre sempre fare riferimento a questi file, che sono link simbolici, in quanto @letsencrypt@ aggiornerà automaticamente gli stessi con la procedura di rinnovo automatico che vedremo più avanti.
286
287 1 Simone Piccardi
h3. Apache
288
289 25 Simone Piccardi
I file @cert.pem@ e @chain.pem@ sono quelli che si usano nella configurazione di Apache, che fino alla versione 2.2 li vuole separati, ad esempio con quelli ottenuti in precedenza la configurazione utilizzata è:
290 3 Simone Piccardi
291 1 Simone Piccardi
<pre>
292 14 Elena Grandi
SSLCertificateFile /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/cert.pem
293
SSLCertificateChainFile /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/chain.pem
294 5 Simone Piccardi
SSLCertificateKeyFile /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/privkey.pem
295 3 Simone Piccardi
</pre>
296 1 Simone Piccardi
297 25 Simone Piccardi
se invece si usa la versione 2.4 non è più necessario usare @SSLCertificateChainFile@ che è deprecata, e si deve invece passare ad usare il file @fullchain.pem@ che è l'insieme del certificato e di tutta la sua catena di firma con una configurazione del tipo:
298
299
<pre>
300
SSLCertificateFile /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/fullchain.pem
301
SSLCertificateKeyFile /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/privkey.pem
302
</pre>
303
304 1 Simone Piccardi
h3. Postfix
305
306 25 Simone Piccardi
307
Il file @fullchain.pem@ è quello che viene richiesto anche da Postfix, Dovecot e Nginx. Per Postfix occorrerà farvi riferimento in @/etc/postfix/main.cf@ con le direttive:
308 1 Simone Piccardi
309 14 Elena Grandi
<pre>
310
smtpd_tls_cert_file=/etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/fullchain.pem
311 5 Simone Piccardi
smtpd_tls_key_file=/etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/privkey.pem
312 3 Simone Piccardi
</pre>
313
314 5 Simone Piccardi
h3. Dovecot
315 3 Simone Piccardi
316
mentre per Dovecot di dovanno utilizzare in @/etc/dovecot/conf.d/90-user.conf@ le direttive:
317 1 Simone Piccardi
318 3 Simone Piccardi
<pre>
319
ssl_cert = </etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/fullchain.pem
320 1 Simone Piccardi
ssl_key = </etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/privkey.pem
321
</pre>
322 14 Elena Grandi
323
h3. Nginx
324 1 Simone Piccardi
325 9 Simone Piccardi
ed infine per Nginx si dovrà inserire nella configurazione del proprio virtual host qualcosa del tipo:
326 1 Simone Piccardi
327
<pre>
328
server {
329
   listen 443 ssl;
330
   server_name bd.truelite.it;
331
   root /var/www/html;
332
   ssl_certificate /etc/letsencrypt/live/bd.truelite.it/fullchain.pem;
333
   ssl_certificate_key /etc/letsencrypt/live/bd.truelite.it/privkey.pem;
334 20 Elena Grandi
   ...
335 1 Simone Piccardi
</pre>
336 10 Simone Piccardi
337 1 Simone Piccardi
h3. ejabberd
338
339
Infine per configurare ejabberd (server jabber) occorre generare dai file di Let's Encrypt un unico file contenente in testa la chiave privata (il programma non consente di specificarli separatamente), se pertanto @/etc/ejabberd/ejabberd.pem@ è il file usato dal programma, occorrerà rigenerarlo ogni volta che si generano o rinnovano i certificati con:
340
341 18 Simone Piccardi
<pre>
342 1 Simone Piccardi
cat /etc/letsencrypt/live/jabber.truelite.it/privkey.pem \
343
    /etc/letsencrypt/live/jabber.truelite.it/fullchain.pem > ejabberd.pem
344
</pre>
345
346
In tutti i casi deve essere effettuato un riavvio completo dei servizi.
347
348
h2. Il rinnovo dei certificati
349
350
La scadenza dei certificati emessi da Let's Encrypt è di tre mesi, ma una volta ottenuti questi possono essere facilmente rinnovati utilizzando il sottocomando @renew@, in particolare se si esegue il comando dopo averli ottenuti si otterrà qualcosa del tipo:
351
352
<pre>
353 24 Simone Piccardi
# certbot renew
354 1 Simone Piccardi
Checking for new version...
355
Requesting root privileges to run letsencrypt...
356
   /root/.local/share/letsencrypt/bin/letsencrypt renew
357
358 7 Simone Piccardi
-------------------------------------------------------------------------------
359 1 Simone Piccardi
Processing /etc/letsencrypt/renewal/mail.truelite.it.conf
360
-------------------------------------------------------------------------------
361
362 20 Elena Grandi
The following certs are not due for renewal yet:
363
  /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/fullchain.pem (skipped)
364
No renewals were attempted.
365
</pre>
366
367
la cosa si può automatizzare inserendo banalmente nel cron il comando, ad esempio creando il file @/etc/cron.d/letencrypt@ con il contenuto:
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369
<pre>
370 24 Simone Piccardi
00 23 * * 6  root certbot renew
371 20 Elena Grandi
</pre>
372
373 24 Simone Piccardi
oppure usare lo script @le-renew@ allegato, che esegue anche il riavvio dei servizi quando rileva un aggiornamento dei certificati, avendo cura di adattarlo alle proprie esigenze; in tal caso il suggerimento è di inserirlo fra quelli di  @/etc/cron.weekly@.