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UsareLetsEncrypt » History » Version 12

Elena Grandi, 11/04/2016 12:20 PM

1 9 Simone Piccardi
h1. Usare Let's Encrypt
2 1 Simone Piccardi
3 5 Simone Piccardi
Per l'uso della nuova Certification Authority libera e gratuita promossa da EFF, Mozilla e molti altri, il meccanismo più semplice (i pacchetti Debian sono disponibili al momento solo su testing e unstable) è quello di installare direttamente dal repository ufficiale, con:
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5
<pre>
6
git clone https://github.com/letsencrypt/letsencrypt
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</pre>
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per verificarne il funzionamento occorrerà porsi nella directory in cui lo si è installato e per fargli installare i pacchetti mancanti eseguire (da root):
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<pre>
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cd letsencrypt
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./letsencrypt-auto --help
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</pre>
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il programma inoltre si autoaggiornerà ad ogni esecuzione, e se lanciato senza argomenti cercherà di eseguire una installazione automatica, la verifica della richiesta per poter emettere i certificati ed infine anche la configurazione del web server per usare i certificati ottenuti, fornendo indicazioni qualora tutto ciò non sia possibile.
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18 11 Simone Piccardi
Alternativamente su Jessie si può installare dal repository di backports (che devono essere abilitati in @sources.list@) la nuova versione del programma, rinominata in @certbot@, del pacchetto esistono varie versioni, ed il supporto per quella in grado di eseguire una configurazione automatica di Apache si può installare con:
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<pre>
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apt-get install python-certbot-apache -t jessie-backports
22
</pre>
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nel caso si utilizzi questa versione si sostituisca nel seguito a @letsencrypt-auto@ il comando @certbot@.
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26 1 Simone Piccardi
Le modalità di utilizzo dipendono infatti dalla disponibilità o meno di alcuni pacchetti nella propria distribuzione, ad esempio con Debian Wheezy non si può utilizzare l'autoconfigurazione automatica di Apache, mancando sufficiente supporto. Tratteremo comunque soltanto la modalità di configurazione non automatica, coprendo con questo anche la configurazione di altri servizi che non siano i server web, come la posta elettronica o la messaggistica.
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h2. La generazione dei certificati
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30 3 Simone Piccardi
In generale, quando non è possibile o non si vuole utilizzare la configurazione automatica dei servizi, e si deve ricorrere all'uso del comando @certonly@, come indicato anche dal programma stesso se l'automatismo è impossibile:
31 1 Simone Piccardi
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<pre>
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root@holland:~/letsencrypt# ./letsencrypt-auto
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Checking for new version...
35
Requesting root privileges to run letsencrypt...
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   /root/.local/share/letsencrypt/bin/letsencrypt
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   No installers seem to be present and working on your system; fix that or try running letsencrypt with the "certonly" command
38 1 Simone Piccardi
</pre>
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40 10 Simone Piccardi
L'uso del sottocomando @certonly@ consente soltanto di ottenere i certificati, la configurazione dei servizi dovrà essere eseguita manualmente. Per emettere un certificato Let's Encrypt deve effettuare la validazione del dominio per cui questo viene richiesto, cosa che viene effettuata con una richiesta via web al dominio stesso, e l'uso di un meccanismo di challenge and response basato sulla possibilità di scaricare un file dal quel dominio.
41 1 Simone Piccardi
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Questa procedura può essere realizzata direttamente dal programma se si usa dopo il comando @certonly@ l'opzione @--standalone@, che si incarica di far partire un servizio web sulla porta 80 o 443, ma in tal caso occorre fermare apache (o altro webserver) se attivi sul dominio.
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44 9 Simone Piccardi
Si può evitare tutto questo utilizzando l'opzione @--webroot@ se si dispone dell'accesso alla "_document root"_ del sito per cui si vuole ottenere il certificato, in tal caso infatti il programma crea i file necessari alla validazione sotto la directory @/.well-known/acme-challenge@, che però deve poter essere servita (occorre pertanto verificare che la configurazione del server web mantenga accessibile questa directory, per @nginx@ è in genere necessaria un configurazione ad hoc, ci torneremo più avanti).
45 1 Simone Piccardi
46 9 Simone Piccardi
La directory della "_document root"_ deve essere indicata con l'opzione @-w@, mentre il dominio (o i domini se sono più di uno, nel qual caso saranno aggiunti allo stesso certificato come nomi alternativi) devono essere richiesti con l'opzione @-d@. Se si hanno diversi siti con diverse "_document root"_ in teoria si potrebbe eseguire l'operazione in un solo passo usando prima l'opzione @-w@ per indicarle e poi l'opzione @-d@ per indicare il dominio, quest'ultima infatti assume si stia usando come "_document root"_ la directory indicata con l'ultima occorrenza precedente di @-w@, ma tutte devono essere egualmente accessibili, o si ripetere l'operazione per ciascun dominio, generando certificati separati, oppure si può usare la stessa "_document root"_ per tutti i domini (usando le configurazioni descritte in seguito per consentire ad essa l'accesso via web per ciascuno di essi). Un esempio di invocazione del comando è il seguente:
47 1 Simone Piccardi
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<pre>
49
# ./letsencrypt-auto certonly --webroot -w /var/www/roundcubemail/ -d mail.truelite.it
50
[...]
51
IMPORTANT NOTES:
52
 - Congratulations! Your certificate and chain have been saved at
53
   /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/fullchain.pem. Your cert will
54
   expire on 2016-07-07. To obtain a new version of the certificate in
55
   the future, simply run Let's Encrypt again.
56
 - If you lose your account credentials, you can recover through
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   e-mails sent to xxx@truelite.it.
58
 - Your account credentials have been saved in your Let's Encrypt
59
   configuration directory at /etc/letsencrypt. You should make a
60
   secure backup of this folder now. This configuration directory will
61
   also contain certificates and private keys obtained by Let's
62
   Encrypt so making regular backups of this folder is ideal.
63
 - If you like Let's Encrypt, please consider supporting our work by:
64
65
   Donating to ISRG / Let's Encrypt:   https://letsencrypt.org/donate
66
   Donating to EFF:                    https://eff.org/donate-le
67
</pre>
68
69 12 Elena Grandi
Se un certificato deve essere valido per numerosi domini, si possono salvare in un file, nell'esempio @valid_hosts.txt@  (un dominio per riga) ed usare il comando:
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71
<pre>
72
# ./letsencrypt-auto certonly --webroot -w /var/www/roundcubemail/ -d $(xargs < valid_hosts.txt | sed 's/ /,/g')
73
</pre>
74
75 9 Simone Piccardi
La prima volta verrà richiesta una email di contatto (per comunicazione e recupero delle chiavi) e poi generato un certificato. La prima volta che si esegue il comando su una macchina oltre ad indicare la email di contatto si dovranno anche accettare le condizioni di Let's Encrypt. I certificati rilasciati durano tre mesi, e vengono installati sotto @/etc/letsencrypt/live@ in una directory corrispondente al nome a dominio indicato (nel caso @mail.truelite.it/@). Ogni invocazione successiva si limiterà a creare i certificati richiesti con qualcosa del tipo:
76 1 Simone Piccardi
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<pre>
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# ./letsencrypt-auto certonly --webroot -w /var/www/letsencrypt/ -d bd2.truelite.it 
79
Checking for new version...
80
Requesting root privileges to run letsencrypt...
81
   /root/.local/share/letsencrypt/bin/letsencrypt certonly --webroot -w /var/www/letsencrypt/ -d bd2.truelite.it
82
83
IMPORTANT NOTES:
84
 - Congratulations! Your certificate and chain have been saved at
85
   /etc/letsencrypt/live/bd2.truelite.it/fullchain.pem. Your cert will
86
   expire on 2016-07-07. To obtain a new version of the certificate in
87
   the future, simply run Let's Encrypt again.
88
 - If you like Let's Encrypt, please consider supporting our work by:
89
90
   Donating to ISRG / Let's Encrypt:   https://letsencrypt.org/donate
91
   Donating to EFF:                    https://eff.org/donate-le
92
</pre>
93
94 7 Simone Piccardi
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Con lo script @listlecert.sh@ si può stampare un elenco dei certificati creati, e dei domini da essi coperti.
96
97 1 Simone Piccardi
h2. Configurazioni per consentire la validazione
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99
Come accennato per effettuare la validazione del dominio con la modalità @--webroot@ è necessario che siano raggiungibili i contenuti corrispondenti alla URL:
100
101
<pre>
102
http://mio.dominio.it/.well-known/acme-challenge/xxx
103
</pre>
104
105 10 Simone Piccardi
cosa che può dipendere dalla configurazione del proprio webserver. Nel caso di Nginx la modalità suggerita per consentire questa configurazione è creare un frammento di configurazione (nel caso @/etc/nginx/snippets/letsencrypt-acme-challenge.conf@) contenente le direttive necessarie per consentire l'accesso: 
106 1 Simone Piccardi
107
<pre>
108
location ^~ /.well-known/acme-challenge/ {
109
    default_type "text/plain";
110
    root         /var/www/letsencrypt;
111
}
112
location = /.well-known/acme-challenge/ {
113
    return 404;
114
}
115
</pre>
116
117 9 Simone Piccardi
queste istruzioni consentono di eseguire la validazione indicando come @webroot@ la directory @/var/www/letsencrypt@, posto che il frammento di cui sopra sia stato incluso come prima direttiva nelle configurazioni dei virtual host coinvolti (basta anche inserirlo solo nelle direttive in chiaro), ad esempio con qualcosa del tipo:
118 1 Simone Piccardi
119
<pre>
120
server {
121
        listen 80;
122
        root /var/www/html;
123
        server_name bd.truelite.it;
124
        include /etc/nginx/snippets/letsencrypt-acme-challenge.conf;
125
        location / {
126
            rewrite ^/(.*)$ https://bd.truelite.it/$1 permanent;
127
        }       
128
}
129 7 Simone Piccardi
</pre>
130 1 Simone Piccardi
131
una analoga configurazione per Apache si può effettuare inserendo in @/etc/apache2/conf.d@ (o con Jessie in @/etc/apache2/conf-available/@ per poi abilitarlo con @a2enconf@) il seguente frammento di configurazione:
132
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<pre>
134 11 Simone Piccardi
Alias /.well-known/acme-challenge/ /var/www/letsencrypt/.well-known/acme-challenge/
135
<Directory "/var/www/letsencrypt/.well-known/acme-challenge/">
136 1 Simone Piccardi
    Options None
137
    AllowOverride None
138
    ForceType text/plain
139
    # avoid access to anything not resembling a challenge
140
    RedirectMatch 404 "^(?!/\.well-known/acme-challenge/[\w-]{43}$)"
141
</Directory>
142 6 Simone Piccardi
</pre>
143
144
Si tenga presente però che quando si usa Apache come reverse proxy occorrerà anche inserire una opportuna eccezione alle regole di proxy per la suddetta URL, in sostanza si dovrà aggiungere alla configurazione del virtual host una riga:
145
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<pre>
147
ProxyPass /.well-known/acme-challenge !
148 1 Simone Piccardi
</pre>
149
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151
h2. Esempi di configurazione dei servizi
152
153
Una volta completata la validazione del proprio dominio, nella directory di installazione dei certificati (@/etc/letsencrypt/live/mio.dominio.it@) vengono sempre creati i file:
154
155 4 Simone Piccardi
| *file*    | *contenuto* |
156 1 Simone Piccardi
|cert.pem      | cerficato |
157
|chain.pem     | catena dalla CA |
158
|fullchain.pem | catena + certificato|
159
|privkey.pem   | chiave privata |
160
161 3 Simone Piccardi
Dove @chain.pem@ è il certificato intermedio (o la catena di certificati intermedi) che validano @cert.pem@ che è il certificato del proprio dominio, mentre @fullchain.pem@ è l'insieme completo del certificato e della catena. Infine la chiave privata è in @privkey.pem@.
162 1 Simone Piccardi
163
In qualunque configurazione occorre sempre fare riferimento a questi file, che sono link simbolici, in quanto @letsencrypt@ aggiornerà automaticamente gli stessi con la procedura di rinnovo automatico che vedremo più avanti.
164
165
I file @cert.pem@ e @chain.pem@ sono quelli che si usano nella configurazione di Apache, che li vuole separati, ad esempio con quelli ottenuti in precedenza la configurazione utilizzata è:
166
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<pre>
168 3 Simone Piccardi
SSLCertificateFile /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/cert.pem
169 1 Simone Piccardi
SSLCertificateChainFile /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/chain.pem
170 3 Simone Piccardi
SSLCertificateKeyFile /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/privkey.pem
171
</pre>
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173 5 Simone Piccardi
Invece @fullchain.pem@ è l'insieme del certificato e di tutta la sua catena di firma, che viene richiesto da Postfix, Dovecot e Nginx. Per Postfix occorrerà farvi riferimento in @/etc/postfix/main.cf@ con le direttive:
174 1 Simone Piccardi
175 3 Simone Piccardi
<pre>
176 1 Simone Piccardi
smtpd_tls_cert_file=/etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/fullchain.pem
177
smtpd_tls_key_file=/etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/privkey.pem
178
</pre>
179
180 5 Simone Piccardi
mentre per Dovecot di dovanno utilizzare in @/etc/dovecot/conf.d/90-user.conf@ le direttive:
181 3 Simone Piccardi
182 1 Simone Piccardi
<pre>
183
ssl_cert = </etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/fullchain.pem
184
ssl_key = </etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/privkey.pem
185 3 Simone Piccardi
</pre>
186
187 5 Simone Piccardi
ed infine per Nginx si dovrà inserire nella configurazione del proprio virtual host qualcosa del tipo:
188 3 Simone Piccardi
189
<pre>
190 5 Simone Piccardi
server {
191 3 Simone Piccardi
   listen 443 ssl;
192
   server_name bd.truelite.it;
193 1 Simone Piccardi
   root /var/www/html;
194 3 Simone Piccardi
   ssl_certificate /etc/letsencrypt/live/bd.truelite.it/fullchain.pem;
195
   ssl_certificate_key /etc/letsencrypt/live/bd.truelite.it/privkey.pem;
196
   ...
197 1 Simone Piccardi
</pre>
198
199 9 Simone Piccardi
Infine per configurare ejabberd (server jabber) occorre generare dai file di Let's Encrypt un unico file contenente in testa la chiave privata (il programma non consente di specificarli separatamente), se pertanto @/etc/ejabberd/ejabberd.pem@ è il file usato dal programma, occorrerà rigenerarlo ogni volta che si generano o rinnovano i certificati con:
200 1 Simone Piccardi
201
<pre>
202
cat /etc/letsencrypt/live/jabber.truelite.it/privkey.pem \
203
    /etc/letsencrypt/live/jabber.truelite.it/fullchain.pem > ejabberd.pem
204
</pre>
205
206
In tutti i casi deve essere effettuato un riavvio completo dei servizi. 
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h2. Il rinnovo dei certificati
210
211 10 Simone Piccardi
La scadenza dei certificati emessi da Let's Encrypt è di tre mesi, ma una volta ottenuti questi possono essere facilmente rinnovati utilizzando il sottocomando @renew@, in particolare se si esegue il comando dopo averli ottenuti si otterrà qualcosa del tipo:
212 1 Simone Piccardi
213
<pre>
214
# ./letsencrypt-auto renew
215
Checking for new version...
216
Requesting root privileges to run letsencrypt...
217
   /root/.local/share/letsencrypt/bin/letsencrypt renew
218
219
-------------------------------------------------------------------------------
220
Processing /etc/letsencrypt/renewal/mail.truelite.it.conf
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-------------------------------------------------------------------------------
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223
The following certs are not due for renewal yet:
224
  /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/fullchain.pem (skipped)
225
No renewals were attempted.
226
</pre>
227
228
la cosa si può automatizzare inserendo banalmente nel cron il comando, ad esempio creando il file @/etc/cron.d/letencrypt@ con il contenuto:
229
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<pre>
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00 23 * * 6  root /root/letsencrypt/letsencrypt-auto renew
232
</pre>
233 5 Simone Piccardi
234 7 Simone Piccardi
oppure usare lo script @le-renew@ allegato (da adattare alle proprie esigenze), da inserire in  @/etc/cron.weekly@.