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UbuntuLocales » Cronologia » Versione 4

Versione 3 (Amministratore Truelite, 08-10-2007 15:44) → Versione 4/8 (Amministratore Truelite, 08-10-2007 15:45)

= Riconfigurare le localizzazioni con Ubuntu = 

 Per un'oscuro motivo che solo qualche fan delle interfacce "facili" da cerebrolesi può 
 essersi immaginato, la modalità classica con cui si reimpostano e generano le 
 localizzazioni in Debian (il comando {{{dpkg-reconfigure locales}}}, che 
 consente di scegliere le localizzazioni ed impostare il default) è stata 
 modificata da Ubuntu, così che il precedente comando non funziona più come 
 dovuto, e si limita a rigenerare le localizzazioni che già ci sono, senza 
 consentire di configurarne di diverse. 

 La scarsa sensatezza stupidità della scelta è evidente quando si installa un server con 
 Ubuntu e 
 si deve perdere un sacco di tempo a capire quale potrebbe essereq la 
 nuova e 
 facilissima modalità per modificare la localizzazione, per poi 
 scoprire che, 
 forse, la cosa sarà stata demandata ad una qualche favolosa applicazioncina 
 applicazioncina grafica, che ovviamente sul server non è disponibile. 

 Dopo di che, se volete fare l'operazione, e ad esempio abilitare il supporto 
 su Dapper per la localizzazione {{{it_IT@euro}}} vi tocca seguire i seguenti, 
 semplicissimi (si fa per dire), passi. Il primo è individuare quale file è 
 quello usato per specificare la localizzazione, questo non è banale dato che 
 invece che un file vengono usati tutti i file presenti nella directory 
 {{{/var/lib/locales/supported.d/}}}. 

 Qui si può intervenire sul file {{{local}}} o nel caso sia già presente, sul 
 file {{{it}}}; il secondo punto è trovare cosa mettere come contenuto di 
 questi file, nel nostro caso si vuole aggiungere la localizzazione ISO con il 
 carattere dell'euro, e si dovrà usare la riga: 
 {{{ 
 it_IT@euro ISO-8859-15 
 }}} 
 se si usa un editor per fare le modifiche si abbia poi cura di cancellare 
 tutti i file di backup creati dallo stesso, se no verranno riutilizzati anche 
 quelli. 

 Creati i nuovi file si potranno rigenerare le localizzazioni con il comando 
 classico {{{dpkg-reconfigure locales}}} che prenderà le nuove 
 impostazioni. Qualcuno continua a sostenere che Ubuntu è più user-friendly di 
 Debian, il che è probabilmente vero, ma amica di si chi?