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DrupalInstall » Cronologia » Versione 26

Versione 25 (Amministratore Truelite, 02-11-2006 18:30) → Versione 26/33 (Amministratore Truelite, 18-06-2007 13:16)

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 == Installare e configurare Drupal a livello di intero server == 

 Benché sia disponibile anche nei pacchetti per Debian ed Ubuntu, la versione distribuita dal progetto stesso (a partire da http://www.drupal.org) è normalmente molto più aggiornata (al momento della scrittura di queste note su Sid la versione disponibile era la 4.5.8 contro la 4.7.4 ufficiale). Per questo, nonostante manutenzione ed aggiornamento diventino più difficili, tratteremo l'installazione a partire dai sorgenti. 

 Il problema generale della configurazione di Drupal è che il programma è pensato per essere installato nella home di un utente via FTP e non come parte delle applicazioni web presenti su un server. Questo comporta che la procedura illustrata nella distribuzione ufficiale presenta una serie di problemi sia di efficienza che di sicurezza. 

 Nel nostro caso vedremo come fare una installazione a livello di applicazione web installata su un server e non nella home di un utente. Il primo passo è quello di scaricare i sorgenti di Drupal e scompattarli nella directory di destinazione; abbiamo scelto di mantenere tutto sotto la directory {{{/usr/share/local/drupal}}}. I comandi da eseguire sono i seguenti: 
 {{{ 
 cd 
 wget http://ftp.osuosl.org/pub/drupal/files/projects/drupal-4.7.x.tar.gz 
 cd /usr/share/local/drupal 
 tar -xvzf ~/drupal-4.7.x.tar.gz 
 mv drupal-4.7.x drupal 
 }}} 

 Occorre poi creare il database, nel caso specifico si è installato MySQL, (per l'impostazione iniziale del quale si veda [wiki:MySQLInitConf]) e creato un database dedicato chiamato '''sitodrupal'''; poi si sono dati i privilegi di gestione per detto database ad un apposito utente con: 
 {{{ 
 mysqladmin    -u root -p create sitodrupal 
 mysql -u root -p 
 ... 
 mysql> GRANT SELECT, INSERT, UPDATE, DELETE, CREATE, DROP, INDEX, 
        ALTER, CREATE TEMPORARY TABLES, LOCK TABLES ON sitodrupal.*    TO 
       'utentedrupal'@'localhost' IDENTIFIED BY 'passwordsegreta'; 
 }}} 
 fatto questo si sono create le tabelle con l'apposito script fornito da Drupal: 
 {{{ 
 cd /usr/share/local/drupal 
 mysql -u utentedrupal -p sitodrupal < database/database.4.1.mysql 
 }}} 
 è modificato il file {{{sites/default/settings.php}}} impostando il valore: 
 {{{ 
 $db_url = 'mysql://utentedrupal:passwordsegreta@localhost/sitodrupal'; 
 }}} 


 Per la sicurezza dell'installazione è anzitutto opportuno impostare dei permessi adeguati sui file, questo significa assegnare a ''root'' tutti i file in modo che non siano modificabili da Apache, lo si fa con qualcosa del tipo: 
 {{{ 
 chown -R root.root /usr/share/local/drupal 
 }}} 

 Questo però non consente a Drupal di eseguire l'upload di file (ad esempio immagini) sul server. Drupal infatti mantiene i suddetti file    in una sotto-directory {{{files}}} di quella in cui si è installato il programma; se questa non esiste, viene dal programma creata al primo upload.  

 Il problema è che avendo installato il tutto sotto {{{/usr}}} e senza permesso di scrittura per Apache questo meccanismo non funzionerà. Per mantenre un minimo di coerenza con il FHS, sarà necessario crare un'altra directory sotto {{{/var}}} e dargli adeguati permessi (in modo che Apache possa scriverci), per poi usare un link simbolico; lo si è fatto con i comandi: 
 {{{ 
 mkdir /var/www/drupal/files 
 chmod 755 /var/www/drupal/files 
 chown www-data www-data /var/www/drupal/files 
 cd /usr/share/local/drupal 
 ln -s /var/www/drupal/files files 
 }}} 

 Occorre infine configurare Apache perché sia in grado di visualizzare il sito; anzitutto occorre installare ed abilitare {{{mod_php5}}}, per questo si è fatto: 
 {{{ 
 apt-get install php5-mysql php5-gd libapache2-mod-php5  
 a2enmod php5 
 }}} 
 inoltre occorrerà anche attivare SSL per consentire l'uso sicuro dell'interfaccia di amministrazione e creare un opportuno virtual host per le connessioni sulla porta 443 (tralasciamo questo passaggio, non essendo legato all'installazione di Drupal). 

 Infine, dato che nel nostro caso si è deciso di rendere visibile il sito sotto una URL del tipo di '''!http://www.miosito.it/drupal''', si è modificato il file di configurazione del sito (nel caso si tratta di {{{/etc/apache2/sites-available/default}}}) inserendovi la direttiva: 
 {{{ 
 Alias /drupal /usr/local/share/drupal/ 
 }}} 

 Un altro aspetto riguardante la configurazione di Apache è quello della riscrittura delle URL in modo da renderle più gradevoli (e facili da ricordare). Questo viene abilitato in Drupal dal menu '''administer -> setting''', nella sezione delle impostazioni generali. Perché funzioni però è necessario abilitare delle rewrite rule, che l'installazione di default mantiene nel file {{{.htaccess}}}, posto nella directory principale ({{{/usr/local/share/drupal/}}}). 

 Dato che l'uso di questo file comporta un maggior carico di lavoro per il server (che lo rilegge ad ogni accesso) si è preferito inserire la suddetta configurazione dentro la configurazione di Apache, inserendo nel solito file di configurazione la seguente sezione: 
 {{{ 
 <Directory "/usr/local/share/drupal"> 
         # Protect files and directories from prying eyes. 
         <FilesMatch "(\.(engine|inc|install|module|sh|.*sql|theme|tpl(\.php)?|xtmpl)|code-style\.pl|Entries.*|Repository|Root)$"> 
                 Order deny,allow 
                 Deny from all 
         </FilesMatch> 

         # Set some options. 
         Options -Indexes 
         Options +FollowSymLinks 
         # Override PHP settings. More in sites/default/settings.php 
         # but the following cannot be changed at runtime. 
         # PHP 5, Apache 1 and 2 
         <IfModule mod_php5.c> 
           php_value magic_quotes_gpc                  0 
           php_value register_globals                  0 
           php_value session.auto_start                0 
         </IfModule> 

         # Reduce the time dynamically generated pages are cache-able. 
         <IfModule mod_expires.c> 
           ExpiresByType text/html A1 
         </IfModule> 

         # Various rewrite rules. 
         <IfModule mod_rewrite.c> 
           RewriteEngine on 
           # Modify the RewriteBase if you are using Drupal in a subdirectory and                                
           # the rewrite rules are not working properly. 
           RewriteBase /drupal 

           # Rewrite current-style URLs of the form 'index.php?q=x'. 
           RewriteCond %{REQUEST_FILENAME} !-f 
           RewriteCond %{REQUEST_FILENAME} !-d 
           RewriteRule ^(.*)$ index.php?q=$1 [L,QSA] 
         </IfModule> 
 </Directory> 
 }}} 

 Si tenga presente che avendo spostato tutto sotto una URL {{{/drupal}}}, è necessaria anche la direttiva {{{RewriteBase /drupal}}} (qualora si sia fatta una scelta diversa si modifichino di conseguenza questa direttiva e la precedente {{{Alias}}}).    Inoltre perché le regole di riscrittura funzionino occorre anche abilitare il rispettivo modulo di Apache con: 
 {{{ 
 a2enmod rewrite 
 }}} 
 Una volta cambiata la configurazione e riavviato Apache si abbia cura di rimuovere {{{.htaccess}}}. 
 
 == Configurazione di sicurezza == 

 Una volta eseguita la configurazione di base è opportuno proteggere adeguatamente gli accessi; per questo motivo si abbia cura di redirigere sotto SSL la pagina assegnata al login degli utenti. Questo si potrà fare con qualcosa del tipo: 
 {{{ 
 <VirtualHost *:80> 
         Include "/etc/apache2/sites-available/config-common" 
         Redirect /drupal/login https://www.miosito.it/drupal/login 
 </VirtualHost> 
 }}} 
 (posto che si siano messe tutte le precedenti configurazione comuni nel file {{{config-common}}}). 

 Un secondo aspetto della sicurezza è quello di dimunuire la durata delle sessioni (il default è 2000000 di secondi), questo lo si fa andando a modificare le impostazioni nel file {{{sites/default/settings.php}}}, ed in particolare: 
 {{{ 
 ini_set('arg_separator.output',       '&amp;'); 
 ini_set('magic_quotes_runtime',       0); 
 ini_set('magic_quotes_sybase',        0); 
 ini_set('session.cache_expire',       86400); 
 ini_set('session.cache_limiter',      'none'); 
 ini_set('session.cookie_lifetime',    86400); 
 ini_set('session.gc_maxlifetime',     86400); 
 ini_set('session.save_handler',       'user'); 
 ini_set('session.use_only_cookies', 1); 
 ini_set('session.use_trans_sid',      0); 
 ini_set('url_rewriter.tags',          ''); 
 }}} 


 === Come aggiornare Drupal === 

 Una volta eseguita l'installazione iniziale, fintanto che ci si mantiene nella stessa serie di sviluppo, iniziale sarà sufficiente scaricare la nuova versione del programma e riscompattare i file; si dovrà ripetere la correzione dei permessi e la creazione del link simbolico a {{{files}}}. Si abbia sempre cura di spostare la precedente installazione in modo da mantenerne le configurazioni: 
 {{{ 
 cd /usr/share/local/ 
 mv drupal drupal_old 
 tar -xvzf ~/drupal-4.7.new.tar.gz 
 mv drupal-4.7.new drupal 
 cp drupal_old/sites/default/settings.php drupal/sites/default/settings.php 
 cd drupal 
 ln -s /var/www/drupal/files files 
 rm .htaccess 
 }}} 

 Inoltre se si sono installati dei moduli aggiuntivi si abbia cura di verificare se esistono aggiornamenti anche per questi, e di reinstallarli nella nuova versione: 
 {{{ 
 cd /usr/share/local/ 
 cp -a drupal_old/modules/moduloaggiuntivo drupal/modules/ 
 }}} 

 La cosa si complica notevolmente qualora invece si debba passare ad una diversa ''major release'', in particolare il passaggio dalla versione 4.7 alla 5.1 è reso molto complicato dalle variazioni effettuate alla struttura del database, che richiedono un passaggio per gradi, con la necessità di eseguire prima l'upgrade alla versione 5.0 e da questa alla 5.1. 

 La procedura suggerita in questo caso è installare la nuova versione su un sito di test, utilizzando un backup della versione corrente.