BaculaBackup » Cronologia » Versione 2
Versione 1 (Amministratore Truelite, 26-01-2006 17:17) → Versione 2/35 (Amministratore Truelite, 30-01-2006 19:57)
= Backup con Bacula = [http://www.bacula.org/ Bacula] Bacula ( http://www.bacula.org/) è un potente sistema che consente la centralizzazione dei backup di varie macchine all'interno di una rete, e la gestione automatica degli stessi. L'architettura di bacula è composta da tre componenti principali: * il ''File Daemon'', File Daemon, che va installato sulle macchine di cui si vuole effettuare il backup ed ha il compito di gestire i file di cui deve essere eseguito il backup. * lo ''Storage Daemon'' *lo Storage Daemon che va installato sulla macchina su cui è presente il dispositivo di registrazione dei dati (nastro, disco o quant'altro) * il ''Director'' Director che va installato su una macchina qualsiasi (ma in genere si usa quella dove sta il dispositivo di backup) e che è il servizio che controlla tutti gli altri e gestiste i backup. Ciascuno di questi tre servizi ha un suo scritp di avvio ed un suo file di configurazione, come illustrato nella seguente tabella: ||Servizio||File di configurazione||Script di avvio|| ||File Daemon||bacula-fd.conf||bacula-fd|| ||Storage Daemon||bacula-sd.conf||bacula-sd|| ||Director||bacula-dir.conf||bacula-director|| == Come piallare un nastro == * rimuovere i dati dal catalogo con purge * usare label per modificarne l'etichetta * piallare tutto a mano con btape test o scrivendoci direttamente == Uso dell'autochanger == Si deve anzitutto definire il dispositivo come autochanger nella apposita sezione Device del file bacula-sd.conf: {{{ Device { Name = DDS-4 # Media Type = DDS-4 Archive Device = /dev/nst0 AutomaticMount = yes; # when device opened, read it AlwaysOpen = yes; RemovableMedia = yes; RandomAccess = no; Changer Command = "/etc/bacula/scripts/mtx-changer %c %o %S %a %d" Changer Device = /dev/sg1 AutoChanger = yes Alert Command = "sh -c 'tapeinfo -f %c |grep TapeAlert|cat'" } }}} inoltre deve essere reso noto al Director che lo storage supporta l'autochanger; questo li si fa con una analoga riga '''AutoChanger? = yes''' nella sua configurazione, cioè: fatto questo diventa possibile usare l'attributo slot nel comando label da console. Con questo diventa possibile etichettare i vari nastri dell'autochanger con una serie di comandi: {{{ *label slot=5 Using default Catalog name=MyCatalog DB=bacula Automatically selected Storage: File Enter new Volume name: Volume005 Automatically selected Pool: Default Connecting to Storage daemon File at eratostene.ittig.cnr.it:9103 ... Sending label command for Volume "Volume005" Slot 5 ... 3301 Issuing autochanger "loaded drive 0" command. 3302 Autochanger "loaded drive 0", result is Slot 4. 3303 Issuing autochanger "unload slot 4, drive 0" command. 3304 Issuing autochanger "load slot 5, drive 0" command. 3305 Autochanger "load slot 5, drive 0", status is OK. block.c:264 Volume data error at 0:0! Wanted ID: "BB02", got "". Buffer discarded. 3000 OK label. Volume=Volume005 Device=/dev/nst0 Catalog record for Volume "Volume005", Slot 5 successfully created. Requesting to mount DDS-4 ... 3001 Device /dev/nst0 is mounted with Volume "Volume005" }}} da ripetere per tutti i nastri disponibili. Una volta inizializzati i vari nastri si può rendere noto al Director la presenza dei vari nasri con il comando: {{{ update slots scan }}}