Project

General

Profile

UsareLetsEncrypt » History » Version 8

Simone Piccardi, 07/08/2016 12:12 PM

1 1 Simone Piccardi
h1. Usare Let'sEncrypt
2
3 5 Simone Piccardi
Per l'uso della nuova Certification Authority libera e gratuita promossa da EFF, Mozilla e molti altri, il meccanismo più semplice (i pacchetti Debian sono disponibili al momento solo su testing e unstable) è quello di installare direttamente dal repository ufficiale, con:
4 1 Simone Piccardi
5
<pre>
6
git clone https://github.com/letsencrypt/letsencrypt
7
</pre>
8
9
per verificarne il funzionamento occorrerà porsi nella directory in cui lo si è installato e per fargli installare i pacchetti mancanti eseguire (da root):
10
11
<pre>
12
cd letsencrypt
13
./letsencrypt-auto --help
14
</pre>
15
16
il programma inoltre si autoaggiornerà ad ogni esecuzione, e se lanciato senza argomenti cercherà di eseguire una installazione automatica, la verifica della richiesta per poter emettere i certificati ed infine anche la configurazione del web server per usare i certificati ottenuti, fornendo indicazioni qualora tutto ciò non sia possibile.
17
18
Le modalità di utilizzo dipendono infatti dalla disponibilità o meno di alcuni pacchetti nella propria distribuzione, ad esempio con Debian Wheezy non si può utilizzare l'autoconfigurazione automatica di Apache, mancando sufficiente supporto. Tratteremo comunque soltanto la modalità di configurazione non automatica, coprendo con questo anche la configurazione di altri servizi che non siano i server web, come la posta elettronica o la messaggistica.
19
20
21
h2. La generazione dei certificati
22
23 3 Simone Piccardi
In generale, quando non è possibile o non si vuole utilizzare la configurazione automatica dei servizi, e si deve ricorrere all'uso del comando @certonly@, come indicato anche dal programma stesso se l'automatismo è impossibile:
24 1 Simone Piccardi
25
<pre>
26
root@holland:~/letsencrypt# ./letsencrypt-auto
27
Checking for new version...
28
Requesting root privileges to run letsencrypt...
29
   /root/.local/share/letsencrypt/bin/letsencrypt
30 5 Simone Piccardi
   No installers seem to be present and working on your system; fix that or try running letsencrypt with the "certonly" command
31 1 Simone Piccardi
</pre>
32
33
L'uso del sottocomando @certonly@ consente soltanto di ottenere i certificati, la configurazione dei servizi dovrà essere eseguita manualmente. Per emettere un certificato letsenctypt deve effettuare la validazione del dominio per cui questo viene richiesto, cosa che viene effettuata con una richiesta via web al dominio stesso, e l'uso di un meccanismo di challenge and response basato sulla possibilità di scaricare un file dal quel dominio.
34
35
Questa procedura può essere realizzata direttamente dal programma se si usa dopo il comando @certonly@ l'opzione @--standalone@, che si incarica di far partire un servizio web sulla porta 80 o 443, ma in tal caso occorre fermare apache (o altro webserver) se attivi sul dominio.
36
37
Si può evitare tutto questo utilizzando l'opzione @--webroot@ se si dispone dell'accesso alla document root del sito per cui si vuole ottenere il
38
certificato, in tal caso infatti il programma crea i file necessari alla validazione sotto la directory @/.well-known/acme-challenge@, che però deve poter essere servita (occorre pertanto verificare che la configurazione del server web mantenga accessibile questa directory, per @nginx@ è in genere necessaria un configurazione ad hoc, ci torneremo più avanti).
39
40 7 Simone Piccardi
La directory della document root deve essere indicata con l'opzione @-w@, mentre il dominio (o i domini se sono più di uno, nel qual caso saranno aggiunti allo stesso certificato come nomi alternativi) devono essere richiesti con l'opzione @-d@. Se si hanno diversi siti con diverse document root in teoria si potrebbe eseguire l'operazione in un solo passo usando prima l'opzione @-w@ per indicarle e poi l'opzione @-d@ per indicare il dominio, quest'ultima infatti assume si stia usando come document root la directory indicata con l'ultima occorrenza precedente di @-w@, ma tutte devono essere egualmente accessibili, o si ripetere l'operazione per ciascun dominio, generando certificati separati, oppure si può usare la stessa document root per tutti i domini (usando le configurazioni descritte in seguito per consentire ad essa l'accesso via web per ciascuno di essi). Un esempio di invocazione del comando è il seguente:
41 1 Simone Piccardi
42
<pre>
43
# ./letsencrypt-auto certonly --webroot -w /var/www/roundcubemail/ -d mail.truelite.it
44
[...]
45
IMPORTANT NOTES:
46
 - Congratulations! Your certificate and chain have been saved at
47
   /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/fullchain.pem. Your cert will
48
   expire on 2016-07-07. To obtain a new version of the certificate in
49
   the future, simply run Let's Encrypt again.
50
 - If you lose your account credentials, you can recover through
51
   e-mails sent to xxx@truelite.it.
52
 - Your account credentials have been saved in your Let's Encrypt
53
   configuration directory at /etc/letsencrypt. You should make a
54
   secure backup of this folder now. This configuration directory will
55
   also contain certificates and private keys obtained by Let's
56
   Encrypt so making regular backups of this folder is ideal.
57
 - If you like Let's Encrypt, please consider supporting our work by:
58
59
   Donating to ISRG / Let's Encrypt:   https://letsencrypt.org/donate
60
   Donating to EFF:                    https://eff.org/donate-le
61
</pre>
62
63
La prima volta verrà richiesta una email di contatto (per comunicazione e recupero delle chiavi) e poi generato un certificato. La prima volta che si esegue il comando su una macchina oltre ad indicare la email di contatto si dovranno anche accettare le condizioni di letsencrypt. I certificati rilasciati durano tre mesi, e vengono installati sotto @/etc/letsencrypt/live@ in una directory corrispondente al nome a dominio indicato (nel caso @mail.truelite.it/@). Ogni invocazione successiva si limiterà a creare i certificati richiesti con qualcosa del tipo:
64
65
<pre>
66
# ./letsencrypt-auto certonly --webroot -w /var/www/letsencrypt/ -d bd2.truelite.it 
67
Checking for new version...
68
Requesting root privileges to run letsencrypt...
69
   /root/.local/share/letsencrypt/bin/letsencrypt certonly --webroot -w /var/www/letsencrypt/ -d bd2.truelite.it
70
71
IMPORTANT NOTES:
72
 - Congratulations! Your certificate and chain have been saved at
73
   /etc/letsencrypt/live/bd2.truelite.it/fullchain.pem. Your cert will
74
   expire on 2016-07-07. To obtain a new version of the certificate in
75
   the future, simply run Let's Encrypt again.
76
 - If you like Let's Encrypt, please consider supporting our work by:
77
78
   Donating to ISRG / Let's Encrypt:   https://letsencrypt.org/donate
79
   Donating to EFF:                    https://eff.org/donate-le
80
</pre>
81
82
83 7 Simone Piccardi
Con lo script @listlecert.sh@ si può stampare un elenco dei certificati creati, e dei domini da essi coperti.
84
85
86 1 Simone Piccardi
h2. Configurazioni per consentire la validazione
87
88
Come accennato per effettuare la validazione del dominio con la modalità @--webroot@ è necessario che siano raggiungibili i contenuti corrispondenti alla URL:
89
90
<pre>
91
http://mio.dominio.it/.well-known/acme-challenge/xxx
92
</pre>
93
94 5 Simone Piccardi
cosa che può dipendere dalla configurazione del proprio webserver. Nel caso di Ngnix la modalità suggerita per consentire questa configurazione è creare un frammento di configurazione (nel caso @/etc/nginx/snippets/letsencrypt-acme-challenge.conf@) contenente le direttive necessarie per consentire l'accesso: 
95 1 Simone Piccardi
96
<pre>
97
location ^~ /.well-known/acme-challenge/ {
98
    default_type "text/plain";
99
    root         /var/www/letsencrypt;
100
}
101
location = /.well-known/acme-challenge/ {
102
    return 404;
103
}
104
</pre>
105
106
queste istruzioni consentono di eseguire la validazione indicando come webroot la directory @/var/www/letsencrypt@, posto che il frammento di cui sopra sia stato incluso come prima direttiva nelle configurazioni dei virtual host coinvolti (basta anche inserirlo solo nelle direttive in chiaro), ad esempio con qualcosa del tipo:
107
108
<pre>
109
server {
110
        listen 80;
111
        root /var/www/html;
112
        server_name bd.truelite.it;
113
        include /etc/nginx/snippets/letsencrypt-acme-challenge.conf;
114
        location / {
115
            rewrite ^/(.*)$ https://bd.truelite.it/$1 permanent;
116
        }       
117
}
118
</pre>
119
120 7 Simone Piccardi
una analoga configurazione per Apache si può effettuare inserendo in @/etc/apache2/conf.d@ (o con Jessie in @/etc/apache2/conf-available/@ per poi abilitarlo con @a2enconf@) il seguente frammento di configurazione:
121 1 Simone Piccardi
122
<pre>
123
Alias /.well-known/acme-challenge/ /var/www/.well-known/acme-challenge/
124
<Directory "/var/www/.well-known/acme-challenge/">
125
    Options None
126
    AllowOverride None
127
    ForceType text/plain
128
    # avoid access to anything not resembling a challenge
129
    RedirectMatch 404 "^(?!/\.well-known/acme-challenge/[\w-]{43}$)"
130
</Directory>
131 6 Simone Piccardi
</pre>
132
133
Si tenga presente però che quando si usa Apache come reverse proxy occorrerà anche inserire una opportuna eccezione alle regole di proxy per la suddetta URL, in sostanza si dovrà aggiungere alla configurazione del virtual host una riga:
134
135
<pre>
136
ProxyPass /.well-known/acme-challenge !
137 1 Simone Piccardi
</pre>
138
139
140
h2. Esempi di configurazione dei servizi
141
142
Una volta completata la validazione del proprio dominio, nella directory di installazione dei certificati (@/etc/letsencrypt/live/mio.dominio.it@) vengono sempre creati i file:
143
144 4 Simone Piccardi
| *file*    | *contenuto* |
145 1 Simone Piccardi
|cert.pem      | cerficato |
146
|chain.pem     | catena dalla CA |
147
|fullchain.pem | catena + certificato|
148
|privkey.pem   | chiave privata |
149
150 3 Simone Piccardi
Dove @chain.pem@ è il certificato intermedio (o la catena di certificati intermedi) che validano @cert.pem@ che è il certificato del proprio dominio, mentre @fullchain.pem@ è l'insieme completo del certificato e della catena. Infine la chiave privata è in @privkey.pem@.
151 1 Simone Piccardi
152
In qualunque configurazione occorre sempre fare riferimento a questi file, che sono link simbolici, in quanto @letsencrypt@ aggiornerà automaticamente gli stessi con la procedura di rinnovo automatico che vedremo più avanti.
153
154
I file @cert.pem@ e @chain.pem@ sono quelli che si usano nella configurazione di Apache, che li vuole separati, ad esempio con quelli ottenuti in precedenza la configurazione utilizzata è:
155
156
<pre>
157 3 Simone Piccardi
SSLCertificateFile /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/cert.pem
158 1 Simone Piccardi
SSLCertificateChainFile /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/chain.pem
159 3 Simone Piccardi
SSLCertificateKeyFile /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/privkey.pem
160
</pre>
161
162 5 Simone Piccardi
Invece @fullchain.pem@ è l'insieme del certificato e di tutta la sua catena di firma, che viene richiesto da Postfix, Dovecot e Nginx. Per Postfix occorrerà farvi riferimento in @/etc/postfix/main.cf@ con le direttive:
163 1 Simone Piccardi
164 3 Simone Piccardi
<pre>
165 1 Simone Piccardi
smtpd_tls_cert_file=/etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/fullchain.pem
166
smtpd_tls_key_file=/etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/privkey.pem
167
</pre>
168
169 5 Simone Piccardi
mentre per Dovecot di dovanno utilizzare in @/etc/dovecot/conf.d/90-user.conf@ le direttive:
170 3 Simone Piccardi
171 1 Simone Piccardi
<pre>
172
ssl_cert = </etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/fullchain.pem
173
ssl_key = </etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/privkey.pem
174 3 Simone Piccardi
</pre>
175
176 5 Simone Piccardi
ed infine per Nginx si dovrà inserire nella configurazione del proprio virtual host qualcosa del tipo:
177 3 Simone Piccardi
178
<pre>
179 5 Simone Piccardi
server {
180 3 Simone Piccardi
   listen 443 ssl;
181
   server_name bd.truelite.it;
182
   root /var/www/html;
183
   ssl_certificate /etc/letsencrypt/live/bd.truelite.it/fullchain.pem;
184
   ssl_certificate_key /etc/letsencrypt/live/bd.truelite.it/privkey.pem;
185
   ...
186 1 Simone Piccardi
</pre>
187
188 8 Simone Piccardi
Infine per configurare ejabberd (server jabber) occorre generare dai file di letsencrypt un unico file contenente in testa la chiave privata (il programma non consente di specificarli separatamente), se pertanto @/etc/ejabberd/ejabberd.pem@ è il file usato dal programma, occorrerà rigenerarlo ogni volta che si generano o rinnovano i certificati con:
189 1 Simone Piccardi
190
<pre>
191
cat /etc/letsencrypt/live/jabber.truelite.it/privkey.pem \
192
    /etc/letsencrypt/live/jabber.truelite.it/fullchain.pem > ejabberd.pem
193
</pre>
194
195
In tutti i casi deve essere effettuato un riavvio completo dei servizi. 
196
197
198
h2. Il rinnovo dei certificati
199
200 2 Simone Piccardi
La scadenza dei certificati emessi da letsencrypt è di tre mesi, ma una volta ottenuti questi possono essere facilmente rinnovati utilizzando il sottocomando @renew@, in particolare se si esegue il comando dopo averli ottenuti si otterrà qualcosa del tipo:
201 1 Simone Piccardi
202
<pre>
203
# ./letsencrypt-auto renew
204
Checking for new version...
205
Requesting root privileges to run letsencrypt...
206
   /root/.local/share/letsencrypt/bin/letsencrypt renew
207
208
-------------------------------------------------------------------------------
209
Processing /etc/letsencrypt/renewal/mail.truelite.it.conf
210
-------------------------------------------------------------------------------
211
212
The following certs are not due for renewal yet:
213
  /etc/letsencrypt/live/mail.truelite.it/fullchain.pem (skipped)
214
No renewals were attempted.
215
</pre>
216
217
la cosa si può automatizzare inserendo banalmente nel cron il comando, ad esempio creando il file @/etc/cron.d/letencrypt@ con il contenuto:
218
219
<pre>
220
00 23 * * 6  root /root/letsencrypt/letsencrypt-auto renew
221
</pre>
222 5 Simone Piccardi
223 7 Simone Piccardi
oppure usare lo script @le-renew@ allegato (da adattare alle proprie esigenze), da inserire in  @/etc/cron.weekly@.