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Versione 2 (Simone Piccardi, 11-10-2012 17:26) → Versione 3/6 (Simone Piccardi, 29-11-2012 13:17)
h1. Migrare a Raid1 una installazione Proxmox
L'installatore di Proxmox rende più facile installare la piattaforma su una macchina recente (fornendo tutti i moduli ed i firmware per gli
hardware più recenti) rispetto alla installazione di una Debian seguita dalla succssiva installazione della piattaforma, ma ha una flessibilità estremamente ridotta, ed in particolare non è assolutamente in grado di eseguire una installazione su RAID software.
Quella che segue è la descrizione di come fare a convertire una installazione ordinaria in una installazione su RAID1. Si assume che i due dischi che si vogliono mettere in RAID siano @/dev/sda@ e @/dev/sdb@ e che l'installazione ordinaria dal CD di installazione di Proxmox sia stata eseguita (come di default) su @/dev/sda@.
Per la stesura di queste note sono stati utilizzati due articoli come riferimento, "il primo":http://www.howtoforge.com/proxmox-2-with-software-raid però prevede un'inutile copia dei dati da un volume logico ad un altro di LVM, con varie inutili (e potenzialmente pericolose) modifiche a @/etc/fstab@, alla modalità di identificare i filesystem (da fare per dispositivo e non per UUID) e delle configurazioni di GRUB. Il "secondo":http://www.petercarrero.com/content/2010/07/31/adding-software-raid-proxmox-ve-install usa il metodo di migrazione del volume logico indicato anche qui, ma mantiene le inutili modifiche alla identificazione dei filesystem in @/etc/fstab@ e non chiarisce le modifiche da fare a GRUB.
La procedure qui descritta prevede un unico riavvio finale, il solo cambiamento dell'UUID della partizione /boot con quello del disco RAID in /etc/fstab e nessun cambiamento (a parte una reinstallazione) della configurazione di GRUB rispetto ai default di installazione.
h2. Preparazione
Anzitutto occorre eseguire alcuni passi di preparazione:
* Aggiornare tutto all'ultima versione:
<pre>
apt-get update
apt-get upgrade</pre>
* installare il necessario al RAID software:
<pre>
apt-get install mdadm</pre>
Le due azioni seguenti possono non servire, in genere non sono necessarie se non si è marcato il disco @/dev/sdb@ come RAID in precedenza (ad esempio usando da subito le istruzioni che vedremo nel passo successivo). In quel caso infatti viene attivato un RAID fittizio completamente sballato su /dev/sdb che deve essere rimosso. In tal caso occorre eseguire le seguenti operazioni:
* fermare il RAID fake sul secondo disco:
<pre>
/etc/init.d/mdadm-raid stop</pre>
* eliminare il RAID fittizio creato dall'installazione di @mdadm@
<pre>
mdadm --zero-superblock /dev/sdb</pre>
Si noti che se questa operazione non viene fatta e non si ferma il RAID e si ripartiziona il secondo disco con le istruzioni seguenti, udev alla partenza del RAID farà scomparire i device delle partizioni, e se non si cancella il superblocco RAID su @/dev/sdb@ verrà fatto ripartire il RAID fittizio al riavvio successivo, per cui sarà necessario o riavviare di nuovo o ripetere il ripartizionamento a RAID fermo.
h2. Predisporre il RAID software sul disco libero
Il secondo passo dell'installazione è predisporre il RAID software sul secondo disco, che si presuppone non sia stato neanche partizionato. Si tenga presente che è importante eseguire questo passo '''dopo''' aver installato il pacchetto @mdadm@ per non incorrere nei problemi indicati al punto precedente.
* ripartizionare opportunamente il secondo disco:
<pre>
sfdisk -d /dev/sda | sfdisk --force /dev/sdb
sfdisk --change-id /dev/sdb 1 fd
sfdisk --change-id /dev/sdb 2 fd</pre>
* azzerare i dati del RAID sulle partizioni
<pre>
mdadm --zero-superblock /dev/sdb1
mdadm --zero-superblock /dev/sdb2</pre>
Questo passo è precauzionale, se il disco è, come ci si aspetta, intonso, i comandi daranno l'errore, innocuo:
<pre>
mdadm: Unrecognised md component device
</pre>
* creare i RAID 1:
<pre>
mdadm --create /dev/md0 -l 1 -n 2 missing /dev/sdb1
mdadm --create /dev/md1 -l 1 -n 2 missing /dev/sdb2</pre>
in entrambi i casi confermare l'uso dei metadati 1.2 rispondendo "y" al comando.
* impostare correttamente il contenuto di @/etc/mdadm/mdadm.conf@ con:
<pre>
mdadm --detail --scan >> /etc/mdadm/mdadm.conf </pre>
se @/dev/sdb@ è stato inserito per sbaglio come RAID fittizio (come accennato in precedenza) prima di eseguire questo comando andranno tolte le righe @ARRAY@ create sbagliate all'installazione del pacchetto @mdadm@, e poi aggiungere quelle buone col comando precedente.
h2. Spostare /boot sul RAID
Il passo successivo è spostare @/boot@ dal primo disco al RAID appena creato su @/dev/md0@, per questo occorre eseguire le seguenti operazioni:
* creare il filesytem per boot e copiarci tutto il necessario:
<pre>
mkfs.ext3 /dev/md0
mount /dev/md0 /mnt
cp -ax /boot/* /mnt/
umount /mnt/</pre>
* montare la nuova versione di @/boot@ su /@dev/md0@ al posto della vecchia, con i comandi:
<pre>
umount /boot/
mount /dev/md0 /boot/</pre>
* modificare /etc/fstab per l'uso della nuova @/boot@, verificare con @blkid@ l'UUID del filesystem e metterlo dentro @/etc/fstab@, per quest'ultima operazione si possono usare i comandi:
<pre>
NEWUUID=$(blkid /dev/md0| cut -d'"' -f2)
sed -i -re "s/(^UUID=)([0-9abcdef-]+)/\1$NEWUUID/" /etc/fstab</pre>
ma si consiglia di fare la sostituzione del valore dell'UUID a mano.
Alla fine di queste operazioni il sistema avrà @/boot@ sul disco RAID e sarà predisposto per usarlo anche al riavvio.
h2. Migrazione dei dati del sistema (la radice)
Per evitare modifiche, rimontaggi e riavvi a causa del cambio del disco della radice, basta usare la funzionalità di migrazione dei dati di LVM da un dispositivo fisico ad un altro. Per questo occorre compiere le seguenti operazioni:
* inizializzare ed aggiungere @/dev/md1@ al volume group usato da Proxmox
<pre>
pvcreate /dev/md1
vgextend pve /dev/md1 </pre>
* spostare i dati di LVM dal primo disco al RAID:
<pre>
pvmove /dev/sda2 /dev/md1 </pre>
questo passo avrà una durata di vari minuti, dipendente da dimensione e velocità dei dischi.
* rimuovere il disco @/dev/sda2 @dal volume group ed eliminare i dati di LVM
<pre>
vgreduce pve /dev/sda2
pvremove /dev/sda2</pre>
h2. Riconfigurazione di GRUB e dell'avvio
Una volta spostata la radice e @/boot@ sul RAID occorre dire a GRUB di usare i dati nei nuovi dispositivi (in particolare quelli del bootloader stesso), il modo più pulito è eseguire una reinstallazione dello stesso con la nuova situazione. Si poi deve aver cura, per precauzione, di rigenerare i ramdisk di avvio con la nuova situazione in cui è attivo il RAID. Le operazioni da eseguire sono:
* reinstallare grub su entrambi i dischi, per questo è sufficiente, una volta che si sia rimontato @/dev/md0@ su @/boot@, eseguire il comando:
<pre>
dpkg-reconfigure grub-pc </pre>
e nella finestra di ''debconf'' scegliere di installare GRUB su @/dev/sda@ e @/dev/sdb@.
Si verifichi su @/boot/grub/grub.cfg@ che nelle menuentry che fanno riferimento al kernel sia indicata come radice /dev/md0 (cioè ci sia qualcosa del tipo @set root='(md/0)'@) e che venga fatto riferimento all'UUID del filesystem di @/dev/md0@ (si verifichi con @blkid@).
* aggiornare il kernel o altro se necessario, e rigenerare i ramdisk di avvio con i comandi:
<pre>
apt-get dist-upgrade
update-initramfs -u -k all</pre>
h2. completare il RAID1
A questo punto si possono inserire le partizioni di @/dev/sda@ nel RAID1 e convertirle al relativo formato, le ultime operazioni da eseguire sono pertanto le seguenti:
* impostare il tipo corretto di partizione:
<pre>
sfdisk --change-id /dev/sda 1 fd
sfdisk --change-id /dev/sda 2 fd</pre>
* inserire i dischi nel RAID1:
<pre>
mdadm --add /dev/md0 /dev/sda1
mdadm --add /dev/md1 /dev/sda2</pre>
Attendere la sincronizzazione del RAID, verificarla con:
<pre>
watch cat /proc/mdstat </pre>
A questo punto si potrà eseguire il reboot e verificare che sia tutto a posto.