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ProxmoxHowTo » Cronologia » Versione 4

Versione 3 (Amministratore Truelite, 01-12-2010 12:54) → Versione 4/6 (Amministratore Truelite, 01-12-2010 12:54)

"Proxmox [http://www.proxmox.com/ Proxmox Virtual Environment":http://www.proxmox.com/ Environment] è una distribuzione basata su Debian che fornisce una serie di pacchetti fra cui una interfaccia web integrata per la gestione di macchine virtuali con [[OpenVZ]] OpenVZ e KVM. Il vantaggio della distribuzione e della relativa interfaccia è che questa è comunque pacchettizzata su Debian Stable, ed i pacchetti possono essere installati direttamente su questa senza dover installare la distribuzione intera.  

 <pre> 
 <pre> 
 Le presenti istruzioni suppongono che si parta avendo già installato una Debian Lenny, e ricalcano, con le dovute precisazioni, le istruzioni pubblicate sul [http://pve.proxmox.com/wiki/Install_Proxmox_VE_on_Debian_Lenny wiki di Proxmox]. Il primo passo è inserire il repository dei pacchetti di Proxmox in {{{/etc/apt/sources.list}}}, con la riga: 
 {{{ 
 # Proxmox 
 deb http://download.proxmox.com/debian lenny pvetest 
 </pre> 

 <pre> 
 <pre> 
 }}} 

 Per l'installazione dell'interfaccia, una volta aggiornata la lista dei pacchetti, sarà sufficiente installare il pacchetto {{{pve-manager}}}, questo però riporta un problema di dipendenze da Postfix non risolto, per cui prima di procedere all'installazione occorrerà anche installare quest'ultimo manualmente. In genere poi sarà opportuno configurare Postfix per la sola consegna locale della posta, abilitando comunque una spedizione verso l'esterno. In sostanza si eseguano i comandi: 
 {{{ 
 apt-get install --purge postfix  
 apt-get install pve-manager 
 </pre> 
 <pre> 
 <pre> 
 }}} 
 e poi si commentino in {{{/etc/postfix/main.cf}}} le righe: 
 {{{ 
 #default_transport = error 
 #relay_transport = error 
 </pre> 

 }}} 

 Oltre l'interfaccia ci serve inoltre il kernel e tutti pacchetti di infrastruttura, in sostanza: 
 <pre> 
 {{{ 
 aptitude install proxmox-ve-2.6.32 ntp ssh lvm2 
 </pre> 
 <pre> 
 <pre> 
 }}} 
 questo può dare errore perché il pacchetto {{{pve-firmware}}} che è nelle dipendenze vuole sovrascrivere alcuni dei file di {{{linux-firmware}}}. Per questo in caso di fallimento del comando occorrerà eseguire manualmente: 
 {{{ 
 dpkg --force-overwrite    -i /var/cache/apt/archives/pve-firmware_1.0-9_all.deb 
 </pre> 
 <pre> 

 <pre> 

 <pre> 


 <pre> 
 <pre> 
 }}} 
 e ripetere la precedente istruzione (si potrebbe anche rimuovere preventivamente {{{linux-firmware}}}, cosa più pulita, ma così facendo si potrebbero perdere alcuni firmware necessari al proprio hardware). 

 A questo punto sarà necessario modificare {{{/boot/grub/menu.lst}}} per assicurarsi di avviare il nuovo kernel ({{{vmlinuz-2.6.32-4-pve}}}) appena installato. Si verifichi il contenuto del file e si imposti di conseguenza il valore della direttiva {{{default}}}. 

 Il passo successivo per l'uso della piattaforma è una opportuna configurazione delle interfacce di rete. La cosa richiede l'accesso all'interfaccia web e la configurazione delle stesse per abilitare l'interfaccia bridge su {{{wmbr0}}}, inserendo nella stessa l'interfaccia ethernet (ad esempio {{{eth0}}}) che si intende utilizzare. Se si hanno più interfacce di rete per l'uso con le macchine virtuali andranno configurati altrettanti bridge. 


 Per creare un cluster occorre usare la riga di comando, il primo passo è andare sul nodo principale e impostarlo come master, questo si fa con il comando {{{pveca}}}, da invocare sulla macchina stessa con: 
 {{{ 
 pveca -c 
 </pre> 
 <pre> 
 <pre> 
 }}} 
 poi bisogna aggiungere i nodi successivi, questo si fa sempre con    {{{pveca}}} sui nodi, eseguendo: 
 {{{ 
 pveca -a -h 192.168.1.73 
 </pre> 
 }}} 
 che eseuguirà un collegamento SSH per la creazione del nodo (chiedendo la password del master). Una volta eseguito si esca dalla interfaccia web del nodo e ci si riconnetta per poter controllare lo stato (deve essere rigenerato il cookie).