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ProxmoxDebianInstall » Cronologia » Versione 5

Versione 4 (Simone Piccardi, 16-05-2024 15:50) → Versione 5/11 (Simone Piccardi, 16-05-2024 15:56)

h1. Installare una macchina virtuale Debian su Proxmox 

 "Proxmox VE":https://www.proxmox.com/en/proxmox-virtual-environment/overview è una potente piattaforma di virtualizzazione che consente di sostituire senza problemi e senza costi di licenza la più nota VmWare, supportando configurazioni avanzate, come clustering, HA, iperconvergenza, e molto altro. Ha inoltre il vantaggio di poter utilizzare sia le classiche macchine virtuali su cui è possibile installare qualunque sistema operativo, che il nuovo approccio, più veloce ed efficiente, dei container Linux.  

 Vedermo in questo articolo come è possibile installare una macchina virtuale Debian, usando una configurazione che possa risultare adatta all'uso della stessa con Proxmox, in particolare riguardo alle strategie di partizionamento del disco da adottare per semplificare le eventuali future operazioni di allargamento del disco. Tratteremo una installazione eseguita attraverso la rete, usando buona parte dei default predisposti dall'installer ufficiale di Debian, utillizzando la cosiddetta modalità _netinst_. Per questo occorrerà scaricare la ISO del CD di installazione, che può essere ottenuta da Debian scaricandola a partire dalla pagina: https://www.debian.org/CD/netinst/ 

 h2. La creazione di una macchina virtuale su Proxmox. 

 Il primo passo da fare è creare dall'interfaccia web di Proxmox la macchina virtuale che andremo ad installare. Dato che per l'installazione sarà necessaria l'immagine ISO di un CD di installazione, sarà opportuno scaricarlo preventivamente in modo da poterlo associare alla macchina durante la procedura di creazione della stessa (anche se si può sempre aggiungerlo in un secondo tempo).  

 La piattaforma Proxmox prevede che le immagini ISO possano essere salvate su uno qualunque degli storage disponibili che supporti il caricamento dei file, in genere nell'installazione di default viene impostato sempre uno storage "local" che corrisponde alla directory @/var/lib/vz/@ del server Proxmox, che è quello da preferire a questo scopo. A questo si affianca normalmente, sempre in caso di installazione di default, uno storage @local-lvm@ che può solo contenere immagini di disco, e che sarà quello che useremo invece per il disco della macchina virtuale. 

 !ProxmoxLocalStorage.png! 

 Per il caricamento dell'immagine ISO basterà selezionare lo storage "local" dal menù a sinistra, e poi dal sottomenù a fianco la voce "ISO Images", da li si potrà caricare direttamente un'immagine ISO, se disponibile sul proprio PC, o farla scaricare direttamente dal server, indicandone la URL. Nel nostro caso useremo questa seconda possibilità, premendo sul pulsante "Download from URL", ed indicando come URL quella ottenibile dai link pubblicati, nella pagina citata, dove in basso si dovrà scegliere l'immagine per l'architettura amd64. 

 !ISO-DownloadFromURL.png! 

 ed una volta eseguito lo scaricamento, di cui sarà mostrato un progressivo in una finestra, si potrà verificare la presenza del file @debian-12.5.0-amd64-netinst.iso@. Lo stesso risultato si potrà ottenere anche a riga di comando, posizionandosi nella directory delle ISO all'interno dello storage @local@ e scaricando direttamente il file li, con: 

 <pre> 
 cd /var/lib/vz/template/iso/ 
 wget https://cdimage.debian.org/debian-cd/current/amd64/iso-cd/debian-12.5.0-amd64-netinst.iso 
 </pre> 

 Una volta che l'immagine ISO per l'installazione sia disponibile (qui si è preso quella più recente, per Debian 12 Bookworm) si potrà passare alla creazione di una nuova macchina virtuale utilizzando il wizard attivabile dal pulsante blu "Create VM" in alto a destra. Si otterrà allora una prima schermata, in cui verrà proposto il primo VMID libero; qui sarà sufficiente indicare un nome nella casella "Name": 

 !Create-VM-General.png! 

 e premendo "Next" si passerà alla seconda schermata in cui impostare l'uso della ISO appena scaricata nella casella ISO Image (che è obbligatoria e resta cerchiata rossa fintanto che non si è effettuata la scelta) utilizzando il relativo menù a tendina che presenta tutte quelle disponibili: 

 !Create-VM-OS.png! 

 sulla terza schermata vengono proposte le impostazioni di sistema per le emulazioni usate dalla macchina virtuale (per la scheda grafica, il tipo di macchina, di BIOS, di controller SCS per i dischi, ecc.), qui in genere a meno di esigenze particolare non c'è da cambiare nulla, e si potrà passare alla schermata successiva dove si configureranno i dischi. Il default qui è usare il primo storage disponibile, che in genere è @local@, che non è il più adatto perché    le immagini dei dischi sarebbero su file, e quando è disponibile usare uno storage che accede direttamente ad un dispositivo fisico (come @local-lvm@) le prestazioni sono migliori. Pertanto si provvederà a inserire questo dal menù a tendina della casella storage. Si potrà anche indicare la dimensione del disco, ma in questo caso ci limiteremo ad accettare il default, il disco potrà infatti essere sempre ampliato in un secondo momento in maniera relativamente semplice se installeremo la macchina come indicato in seguito. 

 !Create-VM-Disks.png! 

 nella schermata successiva si potranno impostare il numero ed il tipo di processori, ed anche qui si possono usare i default illustrati, i valori scelti infatti potranno essere cambiati direttamente dall'interfaccia di gestione una volta creata la macchina in un qualunque momento successivo, al prezzo di un riavvio della stessa, lo stesso dicasi per la successiva schermata dove viene proposta una dimensione della RAM assegnata alla macchina virtuale.  

 !Create-VM-CPU.png! 

 L'ultima schermata di configurazione è quella relativa alla rete, dove si dovrà scegliere il bridge su cui attestare la prima interfaccia di rete della macchina (che dipende dalla configurazione del server Proxmox). In questo caso si potrà configurare solo una interfaccia di rete, se se ne vogliono avere più di una le si dovranno aggiungere una volta creata la macchina virtuale dall'interfaccia di gestione dell'hardware della stessa; anche in questo caso si possono accettare i defalt (eventualmente eliminando la spunta Firewall quando non si intende usare Proxmox per la relativa gestione, che comunque è disattivata di default a livello generale):  

 !Create-VM-Network.png! 

 Finita la serie di schermate di impostazione, si dovrà concludere la creazione della macchina virtuale sulla schermata riassuntiva finale, ma è sempre possibile viaggiare avanti ed indietro nelle scelte fatte, eventualmente modificandole, con i pulsanti "Back" e "Next", chiudendo la creazione con "Finish". Una volta fatto questo la nuova VM comparirà nell'elenco del menù a sinistra, e si potrà cliccare sulla stessa per ottenere la relativa interfaccia di configurazione: 

 !JustCreatedVM.png! 

 h2. L'installazione di Debian 

 Una volta creata la macchina virtuale la si potrà avviare dal pulsante "Start", ed una volta partita premendo sul pulsante "Console" si aprirà una nuova finestra del browser con la relativa console a cui ci si potrà collegare. In questo caso otterremo la schermata di avvio dal CD di installazione di Debian, dato che questo all'inizio è l'unico dispositivo avviabile:  

 !VM-NetInst-Start.png! 

 qui si potrà selezionare la modalità di installazione, scegliendo la seconda voce, "Install"    dovendo installare una macchina server sulla quale non serve l'interfaccia grafica, facendo con questo partire il programma semigrafico che esegue la procedura di installazione, che prevede una serie di passi da eseguire in altrettante schermate    in cui ci si sposta con le frecce, il tabulatore, e si seleziona una scelta con l'invio (ed eventualmente si inseriscono dati).  

 !VM-NetInst-Lang.png! 

 Il primo passo è la scelta della lingua (il default è l'inglese), e si potrà scegliere dall'elenco presentato di quelle disponibili l'italiano, ma se la si cambia si otterrà un avviso del fatto che alcuni dialoghi potrebbero restare non tradotto, da cui si potrà proseguire solo accettando esplicitamente la cosa.  

 !VM-NetInst-ConfirmLang.png! 

 Verrà poi chiesto di selezionare in quale paese ci si trova (l'italiano viene infatti usato anche in Svizzera) per scegliere opportunamente il fuso orario ed altre configurazioni della localizzazione, e successivamente che tastiera usare (con pre-scelta quella italiana). In tutti questi passi eccetto la selezione iniziale della lingua, sarà sufficiente premere invio. 

 !VM-NetInst-CountrySel.png! 
 !VM-NetInst-Keyboard.png! 

 Una volta fatto questo verrà lanciata la prima parte della procedura di installazione, che prevede la configurazione della rete, in questo caso verrà tentata una auto-configurazione che potrà avere successo se è raggiungibile un server DHCP; ma in genere nel caso dell'installazione di server questo non è disponibile ed è comunque preferibile una configurazione statitca, ed occorre eseguire una configurazione manuale, per cui al fallimento dell'autoconfigurazione occorrerà proseguire, ed accettare la successiva configurazione manuale: 

 !VM-NetInst-ManualNet.png! 

 questa chiederà un indirizzo IP e relativa netmask in notazione CIDR: 

 !VM-NetInst-IPNetSetting.png! 

 e quindi l'indirizzo del gateway, del DNS, il nome della macchina ed il dominio in cui si colloca: 

 !VM-NetInst-NetGW.png! 
 !VM-NetInst-AddrDNS.png! 
 !VM-NetInst-Hostname.png! 
 !VM-NetInst-Hostname.png! 
 !VM-NetInst-Domain.png! 

 Completata la configurazione della rete, verrà richiesto di impostare le credenziali di accesso per l'amministratore (due volte per evitare errori di battitura): 

 !VM-NetInst-RootPW.png! 
 !VM-NetInst-RootPW2.png! 

 e poi verrà richiesta la creazione di un utente normale, di cui indicareprima un nome e cognome, e poi un username, e di nuovo due volte la password (come per root): 

 !VM-NetInst-NomeCompleto.png| 
 !VM-NetInst-Username.png! 

 Il passo successivo è quello più rilevante nella configurazione, il partizionamento del disco. Il programma di installazione presenta diversi opzioni per un partizionamento guidato, derivate dalle necessità di installazione su una macchina fisica che può avere più dischi, ma queste non sono la scelta migliore per una macchina virtuale in cui lo spazio disco allocabile può essere gestito su un unico disco virtuale la cui allocazione effettiva sullo spazio disco fisico viene gestita esternamente, per questo si scelga sempre il partizionamento manuale: 

 !VM-NetInst-ManualPartition.png! 

 questa scelta avvierà la serie di schermate per la gestione dell'unico disco (virtuale) disponibile, questo andrà prima selezionato: 

 !VM-NetInst-DiskChoice.png! 

 e siccome il disco è vuoto, andrà chiesta la creazione della tabella delle partizioni sullo stesso: 

 !VM-NetInst-PartCreate.png! 

 poi selezionando lo spazio libero: 

 !VM-NetInst-FreeSpaceChoice.png! 

 si dovrà creare una nuova partizione, che useremo per la swap, impostandone la dimensioni (a 4G), seguite dal tipo (si primaria) e dalla posizione (inizio): a 4G: 

 !VM-NetInst-CreateFirstPart.png! 
 !VM-NetInst-SwapDimension.png! 
 !VM-NetInst-PartType.png! 
 !VM-NetInst-PartPosition.png! 

 a questo punto se ne dovrà indicare l'uso per l swap dal seguente menù di gestione, premendo sulla scelta predefinita (che è usarla per la radice del filesystem del sistema):